Dopo un’assenza di due mesi, torna la Champions League, e lo fa in grande stile. Dopo Psg-Chelsea, che sarà il big match del martedì sera, è la Roma di Luciano Spalletti ad essere chiamata mercoledì alla grande impresa, contro il Real Madrid di Zidane. Due mesi fa, la situazione generale era decisamente peggiore per entrambe: la Roma di Rudi Garcia faticava in campionato e riusciva a ottenere una sofferta qualificazione in Champions, mentre il Real Madrid di Rafa Benitez subiva l’umiliazione dello 0-4 in casa contro il Barcellona di Luis Enrique. Entrambi gli allenatori delle squadre sono cambiati, e ora sembra tutta un’altra musica: le 4 vittorie di fila ottenute dalla Roma di Spalletti (l’ultima 1-3 a Carpi) hanno risollevato l’ambiente, e ora la squadra della capitale sembra l’unica vera candidata al terzo posto. La maggiore solidità difensiva, e la ritrovata verve offensiva (persino Dzeko è tornato al gol) fanno ben sperare l’allenatore toscano. Anche per il Real la musica è cambiata dopo l’arrivo di Zidane: la squadra segna tanti gol, e adesso riesce a spuntarla anche nei momenti di difficoltà grazie ai suoi campioni (si veda il super gol di Modric allo scadere del tempo regolamentare, che ha permesso ai blancos di passare a Granada 1-2 nel turno scorso). Il punto debole del Real resta però la difesa, ed è qui che Spalletti deve puntare per provare la grande impresa. La squadra di Zidane concede occasioni, e non è certo solida. Inoltre, fuori casa fa molta più fatica che in casa. La gara d’andata dovrà essere giocata al meglio, solo così la Roma potrà sperare di giocarsi tutto al Bernabeu. Ma c’è un precedente fondamentale che fa ben sperare Spalletti: nel 2008 la sua Roma affrontò il Real Madrid agli ottavi di finale, superando la squadra di Schuster sia all’andata sia al ritorno, sempre con il punteggio di 2-1. Spalletti, dunque, sa come si vince al Bernabeu, e c’è bisogno del suo carisma e della sua esperienza in Champions per ribaltare il pronostico.