Se non ora quando? La Juventus di Massimiliano Allegri è pronta per la gara d’andata degli Ottavi di finale di Champions League, che si disputerà domani sera alle 20.45 allo Juventus Stadium contro il Bayern Monaco di Pep Guardiola. Siamo al primo fondamentale snodo della stagione, a cui la Juventus arriva leggermente in frenata, dopo aver speso moltissimo per infilare l’incredibile serie di 15 vittorie consecutive in campionato. Lo 0-0 di Bologna ha mostrato ancora una volta una squadra compatta, solida, pronta a lottare, anche se appannata offensivamente quando deve proporre gioco. Ma questa non sarà la strategia da applicare al doppio confronto col Bayern. La partita di domani sarà prima di tutto caratterizzata da difesa e contropiede, e in questo la squadra di Allegri eccelle. Il Bayern ha sempre il pallino del gioco, ed è difficile sradicare il pallone dai piedi dei suoi fantasisti, ma è nei rari momenti in cui questo viene perso che la squadra diventa estremamente vulnerabile, peccando in velocità di ripiegamento e posizionamento nella fase di transizione negativa. Il Bayern, inoltre, ha in questo momento numerosi problemi difensivi: certamente assenti Martinez, Badstuber e Boateng, Guardiola avrà difficilmente disponibile anche Benatia, che rientra dopo oltre 2 mesi di stop ma non è al meglio. Titolare, dunque, quel Tasci acquistato dallo Spartak Mosca a Gennaio che non bene ha fatto nell’ultimo turno di Bundesliga. Apparso spaesato e lento, è soprattutto su di lui e in generale sull’assetto difensivo degli avversari che Allegri dovrà impostare la partita. Se Pogba sarà disponibile a sacrificarsi e a svariare su tutto il centrocampo, i bianconeri riusciranno a trovare gli spazi in avanti, soprattutto se ad affiancare Dybala ci sarà Mandzukic, grande ex con il dente avvelenato, che vuole vendicarsi di Pep Guardiola. Certo, dall’altra parte ci sono alieni come Robben e Lewandowski, ma la Juve ha già dimostrato lo scorso anno di saper difendere e ripartire contro le grandi squadre, e il Bayern soffre moltissimo questa tipologia di squadre, come ha dimostrato nel doppio confronto con il Real Madrid due anni fa. Per la Juve questa è la grande occasione di eliminare uno degli avversari più forti, e presentarsi ai quarti come una delle pretendenti al titolo.