Moviola in campo, arriva la svolta: sarà sperimentata per due anni
La moviola in campo tanto richiesta da allenatori ed addetti ai lavori è finalmente realtà. Per il nuovo presidente Fifa Gianni Infantino, è l’occasione per uno stacco con il passato. “Abbiamo preso una decisione davvero storica per il calcio. Ifab e Fifa stanno continuando a discutere del tema e il dibattito non si fermerà oggi. Abbiamo dimostrato che stiamo ascoltando il calcio e stiamo applicando il buon senso. Dobbiamo essere prudenti, ma stiamo facendo passi concreti per mostrare che è iniziata una nuova era“, ha dichiarato il presidente Fifa di Origini Italiane.
Una cosa è sicura: il video non potrà disciplinare tutti i casi. L’idea è di applicarlo dopo il gol, per valutare se c’è stato fallo, palla fuori, fuorigioco; e inoltre per l’espulsione diretta e il rigore, cioè episodi che “cambiano” la gara. Escluse invece sia la punizione dal limite dell’area sia l’ammonizione. La cosa si complica quando, in caso di episodio che merita la revisione, il gioco non si ferma. Nel protocollo c’è la possibilità di fermarsi se la palla è in una zona non “influente”, o di aspettare un stop.
Le novità più importanti:
1) Fallo di mano: non più “giallo” automatico, magari a 70 metri dall’area, ma soltanto se interromperà un’azione “efficace”. Altrimenti solo punizione. Inoltre via la parola “volontario”, come di fatto è già: sarà fallo se mano/braccio sono in posizione innaturale (non congrua).
2) Il vantaggio “Rosso” e vantaggio: oggi, in caso di fallo da espulsione, l’arbitro deve sempre fischiare, ma questo può impedire a chi attacca di concretizzare un vantaggio molto importante (tipo un’azione in campo aperto). Il prossimo anno l’arbitro farà proseguire l’azione e darà il “rosso” soltanto dopo, quando: a) il gioco si ferma (gol, palla fuori); b) il gioco prosegue, con la possibilità di fermarlo (“stop tecnico”) quando il giocatore da espellere è coinvolto nella ripartenza.
3) Cure in campo oggi, chi subisce un fallo da “giallo” (o “rosso”) deve lasciare il campo lasciando la squadra in 10. Un paradosso che aiuta chi fa fallo. Il prossimo anno, se le cure mediche non saranno oltre 40″/un minuto, l’infortunato non dovrà più uscire.
4) Espulsione prima del fischio d’inizio, per fatti gravi o violenti nel pre-gara.
5) Rigore da fuori campo: proprio così, in caso un giocatore tenti di rallentare il rientro dell’altro in campo, con pallone in gioco, dopo essere usciti nella foga dell’azione, oltre all’ammonizione non sarà più palla a due ma punizione (o rigore, se in area). Idem se uno della panchina o un medico entrano senza autorizzazione.
6) Punizione su fuorigioco di rientro: oggi la punizione si batte dove avviene l’offside, tranne nel caso di fuorigioco di rientro con l’attaccante che torna nella sua metà campo (caso in cui viene battuta nella metà campo d’attacco); il prossimo anno sarà battuta sempre nella zona effettiva.
7) Tripla sanzione e 4 cambio. Addio alla tripla sanzione. Non verrà abolito del tutto il “rosso” nel caso di fallo che impedisca una chiara occasione da gol: resterà in caso di fallo violento o che impedisce un gol “altrimenti inevitabile” (mano sulla linea). Inoltre: se difensore o portiere cercano di giocare “onestamente” la palla, e non riescono, sarà colpa lieve e “giallo”; se invece questa possibilità non c’è, “rosso”. Possibile il quarto cambio nei supplementari: ci sarà una sperimentazione. E discussione sull’espulsione a tempo, testata favorevolmente in tornei giovanili dove resta fuori 8’/10′ chi simula, protesta o tiene comportamento antisportivo.