Mihajlovic, un allenatore eternamente in bilico
Basterà un pranzo ed una stretta di mano con Berlusconi per rinnovare la fiducia?Non sembra. Il Milan sta già pensando al futuro e il presidente rosso nero sembra aver individuato in Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, il tecnico ideale per il rilancio del club.
Sin dalle prime gare il tecnico serbo non ha mai convinto a pieno Berlusconi (un gioco il Milan non l’ha mai avuto in questa stagione), tanto da vivere oggi partita come se fosse l’ultima. Voci di corridoio danno Mihajlovic come dimissionario a fine stagione visto il rapporto logoro con la dirigenza.
L’allenatore ha superato un numero considerevole di “ultime spiagge” fino alla partita con la Roma, ma da lì in poi ha cominciato una serie di 9 risultati utili consecutivi interrotta soltanto dalla sconfitta col Sassuolo. È in questi due mesi che ha conquistato la fiducia del pubblico e di tutto l’ambiente, nonché quella della società che – a meno di clamorosi scivoloni – si è convinta a lasciarlo lavorare fino al termine della stagione con il doppio obiettivo di centrare la qualificazione in Europa League e vincere la Coppa Italia.
“Se non resto al Milan, troverò un’altra squadra“, ha detto in una recente conferenza stampa. Ma dopo l’ultimo k.o., al riemergere delle voci di addio, il serbo ha preferito una smentita pubblica: “Vado avanti a testa alta. Ho sempre avuto due cose in questo mondo: le palle e la parola, ho sempre mantenuto tutte e due”. “Il sesto posto ci sta stretto” ha tuonato il serbo in conferenza stampa, ma un’altra stagione sembra esser stata buttata al vento.