Antonio Conte ufficializza l’addio dalla Nazionale. Il CT lascerà dopo Euro 2016, indipendentemente dal risultato che l’Italia intera si augura essere positivo. L’avventura di Conte quindi, è durata appena un biennio durante il quale non sono mancati i momenti difficili. Uno su tutti, lo scontro con i club di Serie A relativi all’ipotesi stage, immediatamente bocciata senza nemmeno ‘trattare’ con la Federazione.
Il CT comunque, spiega quale è stato l’aspetto determinante della sua scelta definita “dolorosa e molto sofferta”, visto l’ottimo rapporto con i vertici federali e con il presidente, Carlo Tavecchio.
“Non posso stare tanto tempo senza allenare” confessa Conte, “non posso stare troppo tempo in garage e aspettare che la Nazionale torni in campo”. A mancare pertanto, è “il rapporto quotidiano con il campo, con i giocatori e lo staff perché”, aggiunge l’oramai ex CT, “è difficile staccare per qualche mese dopo aver lavorato molto intensamente con un gruppo di ragazzi meravigliosi anche per pochissimi giorni”. Infine, Conte parla del suo futuro: “Non è un tabù pronunciare la parola Chelsea, ma può anche essere un club italiano”.