Prima di Olanda-Francia, il saluto a Cruijff, campione immortale. L’Amsterdam Arena accoglie l’amichevole tra le due nazionali con un grande numero 14 all’ingresso: il numero da sempre sulle spalle del campione scomparso, ora è sulle spalle dei bambini che accompagnano i giocatori sul terreno di gioco. Il colore è unico: l’arancione, come la rosa posta sull’erbetta dell’Amsterdam Arena. Prima del fischio d’inizio, il minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Bruxelles; poi, al minuto 14, il ricordo del mito: Johan Cruijff. Così l’Olanda ha salutato il suo campione, prima di essere sconfitta per 2-3 dalla Francia.
Al 6’ la Francia passa in vantaggio con Griezmann su calcio di punizione dal limite dell’area di rigore. Al 13’ il raddoppio di Giroud. Ma sugli spalti il pensiero è già altrove: il pubblico orange, con un lungo applauso, saluta il suo campione. Una gigantografia di Cruijff accompagna la celebrazione del mito. L’emozione la fa da padrona. La Francia domina nel primo tempo.
Nel secondo tempo, l’Olanda reagisce. Prima De Jong, con fallo di mano non segnalato dall’arbitro, poi Afellay, pareggiano i gol messi a segno nel primo tempo dagli uomini di Deschamps. Un pareggio che dura appena due minuti. Una rasoiata di Matuidi, anche lui con il 14 sulle spalle, riporta in vantaggio la Francia: finisce 2-3.
Quel numero di maglia, Johan Cruijff, aveva iniziato ad indossarlo per caso. Era il 1970 e fino ad allora, Cruijff aveva sempre indossato la maglia numero 9. Prima di una partita di campionato, il suo compagno di squadra all’Ajax Gerry Muhren non riusciva a trovare la propria maglia. Cruijff gli cedette la sua, la 9, e pescò tra le casacche delle riserve. Questo il racconto di Muhren. Cruijff racconta invece un’altra versione dell’episodio: l’Ajax aveva deciso, per quella stagione di usare una numerazione personalizzata; Johan era infortunato e quando rientrò, dovette scegliere una delle maglie destinate alle riserve.
Comunque siano andati i fatti, quella maglia è entrata nella leggenda. Quel numero accompagnerà la sua carriera anche in nazionale e diventerà per lui un vero e proprio porta fortuna. In occasione del suo sessantesimo compleanno, l’Ajax ha ritirato la maglia numero 14.
Al Barcellona, Cruijff, dovette indossare la maglia numero 9, perché la Federazione spagnola non consentiva una numerazione oltre l’11 per i titolari. Ma sotto la maglia della prima squadra, Cruijff continuò a portare con sé il numero 14 su un’altra maglia. Quel numero e lui erano divenuti inseparabili. Il 14, entrato nella storia, era la storia di Cruijff: a 14 anni, aveva conquistato il suo primo campionato. Era la categoria Allievi delle giovanili dell’Ajax. Seguirono il calcio totale, l’Arancia meccanica ed i tre Palloni d’Oro.
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Questo invece il saluto dell’Amsterdam Arena, prima di Olanda-Francia.