Dybala è già un mito. Sul fatto che sia un predestinato, ormai, ci sono pochi dubbi. Nella granitica casa Juve, ambientarsi bene ed essere subito decisivi, non può che essere un buon auspicio. Se poi hai il carattere e la determinazione di Paulo Dybala, non puoi far altro che far sognare i tifosi. Tra quanti rimpiangevano l’Apache Tevez, da un po’ di tempo serpeggia la convinzione che l’acquisto della Joya sia stato un vero affare per la Vecchia Signora.
Il quinto titolo consecutivo è ormai vicino. Nella prossima giornata potrebbe essere addirittura matematico con tre giornate di anticipo. Il contributo di Dybala è stato, anche nella partita con la Lazio, determinante. Ma a sentire le sue parole, i due gol segnati, non lo hanno soddisfatto: “Ho fatto due gol, ma ne ho sbagliato uno quasi dentro la porta”. Chiaro il riferimento al tiro del primo tempo, sullo 0-0, finito addosso all’estremo difensore biancoceleste Marchetti.
Dybala, alla prima stagione in bianconero, ha già messo a segno 20 gol. Di questi, 16 in campionato. Ha così staccato due miti: David Trezeguet e Roberto Baggio, che al primo anno in bianconero si fermarono a 14 gol. Con le due reti contro la Lazio, la Joya ha raggiunto altre due leggende: Michel Platini e Zlatan Ibrahimovic.
Davanti a sé, Paulo Dybala ha ora Carlitos Tevez. L’Apache, che lo ha preceduto in campo prima ancora che nei cuori dei tifosi bianconeri, nella sua prima stagione con la maglia della Juve, realizzò 21 reti. Di queste, 19 furono quelle segnate in Serie A. Dybala ha davanti a sé anche 4 partite per provare ad eguagliare, e magari anche a superare, il record di Tevez.
E se non dovesse riuscirci quest’anno, il tempo a Dybala, per battere quello di Tevez ed altri record, non mancherà a fatto. Ha appena 22 anni. E talento ed umiltà da vendere: le rincorse sugli avversari fin nella propria metà campo ne sono la conferma. Dybala può diventare un mito.