CALCIO POLEMICA: Serie A, come è cambiato il nostro campionato in 15 anni? Meno qualità, più fisicità
Serie A: Il calcio è strano e va constatato che ormai è in continuo divenire, specie negli ultimi 15 anni. Analizzando la situazione nella nostra Serie A, è facile riassumere il tutto con un concetto di involuzione chiaro ed evidente.
Prima di puntare l’indice contro il nostro campionato, vanno fatte alcune premesse. L’arrivo degli sceicchi nel calcio europeo ha sfasato completamente il fascino e il prestigio del nostro campionato. Oggi il mondo del calcio è mosso da soldi e procuratori, a differenza di 15-20 anni fa, dove il sogno di ogni calciatore era quello di confrontarsi con i maggiori campionati europei e scegliere una squadra in base al suo prestigio e al suo progetto vincente.
Oggi è tutto diverso. Basti pensare all’esempio lampante di Falcao, oggi in forza al Monaco. L’attaccante colombiano, esploso con la maglia dell’Atletico Madrid, avrebbe potuto puntare ad una squadra di maggiori aspettative, con tutto il rispetto per il Monaco, mentre il diretto interessato ha preferito un progetto meno intrigante, accompagnato però da 12 milioni di euro l’anno. La sua involuzione poi, è sotto gli occhi di tutti, basti pensare al flop totale con United e Chelsea.
Detto questo, va constatato come la nostra Serie A si sia spopolata di talento. Oggi la quantità e il temperamento fisico, sembrerebbero aver la meglio sulla qualità cristallina. Se pensiamo a 15 anni fa, e riflettiamo su calciatori come Rui Costa, Boban, Zidane, Recoba, Chiesa, giocatori fisicamente “normalissimi”, ma dalla classe cristallina, potremmo constatare come nel calcio di oggi avrebbero avuto grandi difficoltà ad esprimere il proprio talento. Oggi i calciatori sono sculture fisiche, 15 anni fa era rarissimo trovare calciatori pompati muscolarmente, aspetto che ne premiava una maggiore qualità, mettendo in risalto la qualità del giocatore e non la sua fisicità.