Nazionale, Pellè o Pelè: Graziano Pellè ritorna a far parlare di se dopo l’episodio del calcio di rigore contro la Germania degli scorsi Europei. Durante il match di ieri, al momento della sostituzione con Immobile, l’attaccante ha abbandonato il campo in maniera contrariata, evitando la stretta di mano con Ventura e andandosi ad accomodare in panchina in maniera strafottente e irrispettosa.
Un episodio che non è passato inosservato, tanto da spingere il ct della Nazionale ad escluderlo immediatamente, rispedendolo a casa dopo un comportamento indecoroso. Il giocatore si è scusato pubblicamente mediante i social, ma la sensazione è che l’attaccante sia recidivo ad alcuni atteggiamenti indecorosi.
Parlandoci chiaramente, Pellè è un ottimo attaccante, utile, ma non di certo imprescindibile per nessuna squadra del mondo. Bisognerebbe pedalare in silenzio e mostrare grande attaccamento alla maglia della Nazionale, quella maglia che ogni ragazzino sogna di indossare fin dai primi calci ad un pallone. Gettare al vento un’occasione simile, per di più per comportamenti strafottenti, è intollerabile, specie per un uomo di 31 anni e non più di 18. Pellè dovrebbe fermarsi a pensare e meditare sul fatto che forse 10-15 anni fa, la Nazionale l’avrebbe vista solo davanti alla tv. Pellè, non Pelè…quindi, keep calm Graziano !