Juventus, Champions League: l’ennesimo anno zero
Martedì 12 settembre, al Camp Nou, la Juve farà il suo esordio stagionale in Champions League. Smaltire la delusione di Cardiff (seconda finale persa in tre anni) non sarà facile, specie perché questa volta sembravano esserci tutti i presupposti perché fosse quella “giusta”.
Juventus, Champions League: la speranza e la caduta
Infatti, se nella finale di Berlino contro il Barcellona (2015) i campioni d’Italia sembravano avere poche chance, quest’anno era grande la convinzione che la Juve potesse finalmente riportare a Torino la coppa che manca dal 1996.
Così non è stato. Dopo l’ultimo tonfo in campo europeo, la vecchia signora si trova di fronte all’ennesimo anno zero della sua storia in Champions. Cercare – ancora una volta – di ricostruire dalle macerie di una finale persa.
Juventus: l’incognita difensiva, la certezza offensiva
Orfana di un leader come Bonucci, la fase difensiva è apparsa in affanno nelle prime uscite stagionali; gli acquisti di De Sciglio (giocatore da rigenerare, soprattutto mentalmente) e del jolly difensivo Howedes potrebbero non bastare, se Allegri non riuscisse ad aggiustare i meccanismi difensivi.
Discorso diverso per quanto riguarda la fase offensiva. Puntellata dagli acquisti degli esterni Douglas Costa e Bernardeschi e dalla conferma di Juan Cuadrado: giocatori che possono rivelarsi fondamentali in ambito europeo. Insieme al nuovo numero dieci Paulo Dybala; mister novanta milioni Gonzalo Higuain e il guerriero tutto fare Mario Mandzukic. Assieme, sembrano poter dare grandi speranze ai bianconeri per giocarsela anche quest’anno.
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Juventus: pronti per il lungo cammino
Massimiliano Allegri ha dichiarato recentemente che dopo la finale persa contro il Real era molto sereno; per il semplice motivo che, alla fine, aveva vinto la squadra più forte. Chiaramente non la Juve.
Riusciranno quest’anno i bianconeri ad esserlo? Si riparte, questo mese, con la fase a gironi. Seguiremo il cammino della Juventus, che sogna di riportare in Italia il trofeo che manca dal 2010, anno dello storico triplete dei nerazzurri di Mourinho.
Lorenza Falivene