Il 20 luglio si celebra il cinquantesimo anniversario del Primo Sbarco sulla Luna. Era il 1969 quando l’equipaggio della navicella spaziale della missione Apollo 11 sbarcò sull’ancora misterioso satellite terrestre. Il primo a mettere piede sulla superficie lunare fu il Comandante Neil Armstrong, ben noto nell’immaginario collettivo.
Molti, però, sapranno che il Comandante non era solo in quella emozionante missione. Insieme a lui vi erano infatti altri due astronauti, Buzz Aldrin e Michael Collins. Il secondo membro dell’equipaggio a scendere dalla navicella Apollo fu proprio Aldrin; esattamente diciannove minuti dopo Armstrong. Il pilota, Collins, non ebbe invece l’opportunità di calpestare il suolo lunare. rimase bensì in orbita intorno al satellite in attesa del rientro dei suoi compagni.
Buzz Aldrin: chi è il secondo astronauta della Missione Apollo 11
Edwin Eugene Aldrin, noto a tutti come Buzz, era affascinato dallo spazio fin da ragazzo. Nel 1951, Aldrin si laureò alla United States Military Academy e finì poi per arruolarsi nell’Aeronautica Militare.
La sua prima importante missione fu nell’ambito del programma Gemini, nel quale furono sviluppate tecniche di viaggi spaziali che poi sarebbero state utilizzate nel programma Apollo. Dopo essere stato scelto come membro dell’equipaggio di riserva della missione Gemini 9A, fu pilota della Gemini 12, durante la quale compì anche attività extraveicolare.
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Buzz Aldrin: carriera e vita privata del secondo astronauta
L’esperienza di preparazione per la Missione Apollo 11 fu per Aldrin davvero segnante, oltre che fisicamente impegnativa. Durante il periodo di addestramento, Buzz venne a sapere che sarebbe stato il Comandante Armstrong a scendere per primo dalla navicella, una volta atterrati sulla Luna. L’astronauta sarebbe rimasto, dunque, l’eterno secondo.
Nonostante questo, Aldrin apparve in quasi tutte le fotografie scattate sulla Luna dal comandante Armstrong, poiché era stato quasi sempre quest’ultimo ad usare la macchina fotografica durante l’attività sul satellite. Una volta tornati sulla Terra, Armstrong, Collins e Aldrin vennero acclamati dall’opinione pubblica come dei veri e propri un eroi. Circa tre anni dopo, però, in seguito al suicidio della madre, Buzz si ammalò di depressione e lasciò la NASA, conservando comunque una brillante carriera e numerose onorificenze.
Dobbiamo inoltre ricordare che la figura di Buzz Aldrin ha ispirato il noto personaggio Disney, Buzz Lightyear. Il simpatico astronauta giocattolo è il protagonista della nota serie di film d’animazione Toy Story.