È andata in archivio la seconda settimana del Tour de France 2019. I francesi sognano con Pinot e Alaphilippe, il Team Ineos arranca ma resta in gioco. Le sorprese Buchmann e Kruijswijk cercano un posto sul podio.
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Seconda settimana Tour de France: gli uomini di classifica
La 3 giorni sui Pirenei, inframezzata dalla cronometro di Pau, ha delineato la classifica. Alaphilippe, Thomas, Kruijswijk, Pinot, Bernal e Buchmann: i primi sei della generale sono contenuti in 2’14”. Saranno questi ciclisti a giocarsi la vittoria finale. Una menzione particolare va data anche a Mikel Landa, che insieme a questi sei è parso il migliore in salita, ma che si trova a oltre 3′ dal podio e a quasi 5′ da Alaphilippe. Il basco però vanta una squadra fortissima e se attaccasse da lontano come sa fare potrebbe ribaltare la classifica.
Parlando di francesi, i due uomini che maggiormente hanno catalizzato l’attenzione sono Alaphilippe e Pinot. L’atleta della Deceunninck ha sorpreso a cronometro e sul Tourmalet, ma nel finale della tappa di ieri ha pagato la troppa smania di voler seguire Pinot. Il transalpino della Groupama è stato il migliore della seconda settimana: ha vinto sul Tourmalet ed è arrivato secondo a Prat d’Albis. È in uno stato di forma eccezionale ed ha una fiducia pazzesca.
Per quanto riguarda il Team Ineos, Geraint Thomas è parso lontano dalla condizione migliore: nell’ultimo km del Tourmalet ha perso 36” da Pinot e ha faticato anche a Prat d’Albis. Anche Egan Bernal non è parso in forma eccellente, ma in salita ha retto meglio del gallese. Va anche detto che quest’anno lo squadrone britannico non pare essere più tale: a parte nella giornata di ieri, Wout Poels, uno dei loro gregari fondamentali, è sempre andato in difficoltà, e l’altro “luogotenente” degli inglesi, Michal Kwiatkowski, ancora non ha fatto le lunghe “tirate” che lo hanno reso celebre nelle due passate edizioni del Tour. Bisogna però dire che comunque Thomas e Bernal sono 2° e 5° nella generale e che può darsi che il lavoro scientifico del team inglese abbia previsto dei picchi di forma per i suoi atleti per la terza settimana. Staremo a vedere.
Poi ci sono le sorprese di questo Tour: Emanuel Buchmann e Steven Kruijswijk. Il tedesco mai era andato così forte in un Grande Giro, e corre in maniera molto accorta, salendo sempre del suo passo e non ha ancora mostrato un segnale di cedimento. Kruijswijk non è nuovo a piazzamenti nei Grandi Giri(nel 2016 è arrivato 4° al Giro, l’anno scorso ha fatto 5° al Tour e 4° alla Vuelta), ma mai è salito sul podio finale di una delle tre grandi corse a tappe. Inoltre i suoi compagni di squadra De Plus e Bennett si sono mostrati molto validi in salita.
Chiudiamo con le delusioni: Uran, Porte e Fuglsang ristagnano nella parte finale della top 10, e non sembrano avera quel “quid” che permetta loro di essere protagonisti. Bardet, Adam Yates e Quintana sono le vere delusioni di questo Tour: partiti tutti e 3 per vincere o comunque per arrivare sul podio, si trovano fuori classifica e con una condizione precaria.
Seconda settimana: altri protagonisti
Caleb Ewan, con la volata vincente di martedì, si iscrive al ristretto club di coloro che hanno vinto tappe in tutti e tre i Grandi Giri. Un ottimo risultato per il tanzaniano, che aveva preso parte quest’anno anche al Giro, vincendo due frazioni. Benissimo Simon Yates: il “folletto di Pury” ha risparmiato le energie nei primi 10 giorni di Tour, e fra giovedì e domenica ha centrato due bellissime vittorie su altrettante azioni da lontano, iscrivendosi, come Ewan, al circolo di vincitori di tappe ai tre Grandi Giri. Vincenzo Nibali ha provato ad andare in cerca di vittorie di tappa, ma la condizione sembra ancora lontana. Speriamo possa arrivare nell’ultima settimana.