Fiore del deserto: trama, cast e anticipazioni del film su Canale 5
Fiore del deserto è un film del 2009, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Waris Dirie. La modella di fama mondiale, giunta a Londra ancora giovanissima, porta nel suo cuore un terribile passato, fatto di dolore e povertà.
La sua storia, fatta di sofferenza, umiliazione e rinunce, diventerà un libro nel 1998. Fiore nel deserto, il suo nome, lei stessa, il suo coraggio e la sua determinazione sono racchiusi nelle pagine di un libro e rivivono nel film diretto da Sherry Hormann. La pellicola vede come protagonista l’attrice e modella Liya Kebede la quale, più di tutte, ha saputo reincarnare la bellezza e l’autenticità, non solo esteriori, di Warris Darie.
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Fiore del deserto: trama del film tratto dalla vera storia di Waris Dirie
Waris nasce in Somalia da una povera famiglia che, a soli 13 anni, la venderà ad un anziano uomo come sposa bambina. Con coraggio, Waris fugge dalla casa di suo marito e, attraversando il deserto, trova rifugio in un villaggio, dove accetta di fare i lavori più umili per poter sopravvivere.
Il viaggio verso Londra le permetterà di incontrare un fotografo che riuscirà a scorgere in lei una bellezza fuori dal comune. Con l’aiuto di una eccentrica ballerina, Waris Dirie mostrerà tutta la sua eleganza e femminilità, iniziando così a sfilare e a posare per le migliori riviste di moda.
Fiore del deserto: anticipazioni, la carriera da modella e l’ingresso nell’Onu
Divenuta uno dei volti più noti della moda internazionale, Waris non ha dimenticato le sue umili origini. Nel 1997, la modella diventa ambasciatrice Onu per la campagna Face to face, la lotta contro l’infibulazione, una terribile pratica alla quale sono sottoposte, ancora oggi, le bambine dei villaggi africani.
Nel 1998, circa un anno dopo, Waris Dirie pubblica la sua autobiografia. Il racconto, crudo e senza filtri, ripercorre la sua infanzia, la sofferenza per l’infibulazione, il matrimonio combinato e la fuga dalla realtà terribile che la circondava.
L’autrice sottolinea più volte il significato del proprio nome. Waris, dal somalo Fiore del deserto, è per la donna come una profezia, il segno di un destino già scritto, ovvero quello di fuggire da un deserto fatto di dolore per avere la possibilità di aiutare chi era stato meno fortunato.