In casa Citroen è tempo di rivoluzione; nel segmento C, l’azienda francese, sembra orientata a portare un mini stravolgimento. La C4 che verrà andrà a sostituire la Cactus, per la quale non c’è nessun erede. Anche la C5 Aircross proporrà una sua variante, 100% elettrica, basata sulla piattaforma CMP della Peugeot 208. La C4 nata nel 2004, poi rinnovata nel 2010, non sarà più la stessa. Un balzo in avanti dal punto di vista del design e della tecnologia, questo è quello che l’azienda francese vorrebbe fare. Ecco perché in questo scenario diventa di fondamentale importanza l’adozione dell’architettura modulare CMP. Vediamo ora gli altri dettagli sulla C4 che verrà.
Citroen C4 2020: la scelta della piattaforma CMP della 208
Alla base di questa innovazione, non solo tecnologica e di design ma anche propriamente tecnica, c’è l’architettura modulare adottata dalla Peugeot 208, che va, come già abbiamo detto, sotto il nome di CMP. Questa architettura porta con sé una serie di vantaggi economici, i quali sono: una riduzione dei costi di produzione e di conseguenza di vendita delle autovetture, unitamente ad una riduzione del peso della vettura. La stessa operazione è stata già eseguita, in fase di rinnovamento, poco tempo fa, dalla Skoda.
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Citroen C4 2020: la versione Plug-in
Come per Peugeot e Opel anche per la Citroen sarà proposta la piattaforma multi-energie, una struttura predisposta per ospitare motori diesel, benzina ma anche dotati di powertrain elettrica. Il debutto del modello dovrebbe avvenire per l’anno 2020. Non si conoscono ancora, di preciso, le specifiche delle batterie. Ciò che è certo è che la Citroen C4 adotterà i nuovi sistemi di infotainment e i nuovi sistemi ADAS, relativi alla guida autonoma di tipo 2.
Francesco Somma