Joker al Festival del cinema di Venezia 2019: “un grandissimo film”
Joker ha esordito nel 1940 sul primo numero di Batman, serie di fumetti dal successo planetario. L’antagonista del supereroe doveva morire alla fine della storia ma provvidenzialmente la sua dipartita non è andata mai in stampa. D’altronde è davvero difficile anche solo immaginare una vita breve per un personaggio così carismatico e affascinante che spaventa ma allo stesso tempo conquista.
Nel corso degli anni tanti sono stati gli attori di grande talento che si sono cimentati nel difficile compito di interpretare il sarcastico criminale. Pur trattandosi sempre dello stesso personaggio, gli artisti che hanno indossato gli abiti dell’uomo più temuto di Gotham hanno assimilato in modo diverso la sua complessa personalità tanto da dargli ogni volta una nuova forma. Esclusi gli esiti meno felici, scegliere tra il Joker di César Romero, Jack Nicholson e il compianto Heath Ledger è davvero difficile. Proprio quando sembrava impossibile aggiungere qualcosa alle incredibili performance precedenti, arriva Todd Phillips con un nuova trasposizione cinematografica. Vediamo insieme le caratteristiche del Joker di Joaquin Phoenix!
Joker al Festival del cinema di Venezia 2019
Un grandissimo film
Queste le parole che ha scelto Cameron Bailey, direttore del Toronto Film Festival, per descrivere il Joker diretto da Todd Phillips che farà parte della sezione Gala dell’evento canadese dedicato alla settima arte. C’è grande fermento anche in Italia per il lungometraggio che verrà proiettato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia 2019 alla presenza di Joaquin Phoenix, protagonista della pellicola. Non è possibile al momento sapere con estrema certezza se il film sarà apprezzato o meno dalla critica tuttavia già il fatto che per la prima volta la Warner ha accettato la competizione fa ben sperare come pure il cast stellare sembra una garanzia di successo.
Il trailer del film ci ha immerso in un’atmosfera diversa da tutto ciò che abbiamo visto in passato. Innanzitutto questa volta l’azione è strettamente funzionale al percorso interiore di Joker. Un dramma dal sapore anni ’70/80 con riferimenti alla poetica di Martin Scorsese e che, grazie al sapiente utilizzo di colori vividi e una fotografia nostalgica, trasmette alla spettatore le emozioni del protagonista. Un tragedia che scorre lentamente e prepotentemente sotto i nostri occhi in cui la linea tra il bene e il male si assottiglia sempre di più fino quasi a scomparire. Un viaggio verso la follia di un uomo che ha deciso di fare della propria vita una grottesca, elegante, violenta, brutale e ironica opera d’arte.