Anniversario crollo Ponte Morandi: la commemorazione sul luogo della ricostruzione

Pubblicato il 14 Agosto 2019 alle 17:11 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Anniversario crollo Ponte Morandi: la commemorazione sul luogo della ricostruzione

La mattina del 14 agosto 2018 una parte del Ponte Morandi, costruzione risalente agli anni Sessanta, si sgretolò facendo cadere nel vuoto numerose automobili che stavano viaggiando in quel tratto. Le vittime furono quarantatré e pochissimi riuscirono a sopravvivere alla tragedia.

Quest’oggi, sul luogo in cui sono iniziati i lavori di ricostruzione, nel giorno del primo anniversario la città di Genova ha accolto le più alte cariche dello stato per commemorare le persone scomparse. Il tempo scorre lentamente e il silenzio è rotto solo dalla voce del Cardinale Angelo Bagnasco. Quest’ultimo ha ricordato i nomi delle quarantatré vittime, morte a causa della negligenza e della cattiva manutenzione.

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Ponte Morandi un anno dopo: speranza e perdono nelle parole del Cardinal Bagnasco

Alla cerimonia era presente anche una delegazione ambasciatrice della società Autostrade per l’Italia, fatta però allontanare dopo poco dai parenti delle vittime. Questi ultimi, dal canto loro, continuano a chiedere che venga fatta giustizia e che tragedie come queste, frutto della cattiva gestione, non si ripetano.

A tal proposito, il Cardinal Bagnasco fa eco al sindaco di Genova, Marco Bucci. Entrambi sottolineano l’importanza e la necessità di guardare al futuro con gli occhi colmi di speranza e il cuore libero da qualsiasi sentimento negativo.

Ponte Morandi un anno dopo: la ricostruzione, “Ponte Intelligente” nel progetto di Renzo Piano

La ricostruzione del Ponte Morandi è appena cominciata. Non molto tempo fa avevamo assistito alla demolizione definitiva della parte vecchia, in diretta televisiva. Il nuovo progetto, regalato alla città di genova dall’architetto Renzo Piano, prevede uno schema completamente innovativo e materiali di gran lunga più resistenti.

Alla ricostruzione lavoreranno circa duecento operai e ingegneri di ogni genere, compresi quelli navali, come sottolineato dallo stesso architetto. Un viadotto semplice, costruito in un tempo relativamente breve e, per così dire, intelligente. Non più un ponte autostradale, bensì urbano, che andrà ad inserirsi in un progetto molto più ampio; la nascita di un vero e proprio Parco pensato a favore dei cittadini.

L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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