Felice Gimondi, ex campione di ciclismo, è deceduto nella giornata di ieri a causa di un malore. Nuotava nelle acque dei Giardini-Naxos, nel messinese, quando è stato colto da un infarto e per lui non c’è stato nulla da fare; il suo cuore, benché molto forte, non ha retto.
Sulla salma, trasferita all’Ospedale Sirina di Taormina, non è stata disposta alcuna autopsia. Il medico legale ha infatti confermato il decesso per arresto cardiaco.
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Felice Gimondi è morto: carriera del ciclista e ricordo degli amici
Ci lascia non solo un ciclista, ma un vero e proprio campione, sempre pronto a qualsiasi tipo di sfida e amante della competizione sportiva.
Numerosi i messaggi di cordoglio alla famiglia del campione da parte di tutti coloro i quali lo amarono sia come sportivo che come amico. Davide Cassani, in particolare, si dice distrutto dalla tragica notizia. Con Gimondi se ne va un vero e proprio mito per la sua generazione e per quelle a venire.
Gianni Motta, dal canto suo, non ricorda solo uno sportivo, bensì un vero e proprio compagno di avventure. Motta e Gimondi erano cresciuti insieme e, ognuno in sella alla propria bicicletta, avevano superato sfide impossibili.
Felice Gimondi è morto: chi era il tre volte campione del Giro D’Italia
Felice Gimondi viene ricordato da tutti come uno dei pochi ciclisti ad aver vinto le tre gare di ciclismo principali, ovvero Giro D’Italia, Tour De France e Vuelta a Espana.
In Italia, in particolare, si è riconfermato campione assoluto per ben tre volte, nel 1967, nel 1969 e nel 1976.
Non solo campione nel ciclismo, ma anche grande imprenditore. Dopo il ritiro dalle scene sportive, Gimondi è stato ad esempio direttore sportivo della Bianchi dal 1988 e presidente della Squadra di Marco Pantani dal 2000.