È una delle rivelazioni di questo 2019 di Formula 1, nonostante non sia ancora riuscito a cogliere il primo successo personale nel circus. Ci riferiamo al pilota della Ferrari Charles Leclerc, all’esordio con il Cavallino Rampante e voglioso di continuare a stupire già nel prosieguo di questa stagione.
Cinque podi per lui fin qui e, in attesa di tornare nella mitica pista belga di Spa-Francorchamps il prossimo 1 settembre, ha rilasciato un’intervista alla rivista Sette del Corriere della Sera.
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Le parole di Leclerc
Un’emozione unica quella di poter rappresentare la Ferrari: “Non è facile descrivere quello che ho sentito la prima volta. Essere un pilota della Ferrari richiede anche concentrazione, determinazione e dedizione. Con il tempo ti abitui, ma ogni volta che indossi la divisa provi una sensazione speciale. Poi arrivi in pista, entri in una bolla e pensi solo a guidare al meglio“.
Un Leclerc che parla così di Hamilton: “A Lewis ruberei la costanza e la forza mentale. La capacità di sapersi esprimere sempre al massimo. Tutti possono fare un bel giro, la differenza è metterne tanti insieme nei momenti che contano. Mi sto allenando tanto per riuscirci”.
Sul rapporto con Verstappen: “Non è vero che non ci sopportiamo, anche se da piccoli non ci salutavamo perché confondevamo il pilota con la persona, eravamo immaturi. Adesso non mischiamo più le due cose, per fortuna“.
Importante anche lavorare sul carattere: “La serenità non è un dono della natura. Da piccolo era il mio punto debole, ero troppo emotivo e sprecavo energie in cose inutili arrabbiandomi. Ci ho lavorato insieme a degli specialisti e sono migliorato tantissimo“.
E infine, sul vincere il mondiale, Leclerc spiega: “Un termine per vincere il Mondiale? Il prima possibile. Devo crescere soprattutto nell’esperienza, nelle indicazioni che do ai tecnici e nella comprensione degli assetti della vettura“.