Nonostante sia già ufficiale da diversi mesi, solo quest’oggi è avvenuta la conferenza stampa di presentazione di Manuel Lazzari come nuovo giocatore della Lazio. Dopo tanti anni in maglia SPAL è arrivato finalmente il salto di qualità tanto atteso per il classe ’93, considerato uno dei migliori esterni del nostro campionato.
Un rinforzo importante dunque per i capitolini biancocelesti, che ogni anno compiono delle campagne acquisti molto intelligenti. Ma andiamo ora a scoprire le dichiarazioni del laterale.
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Le parole di Lazzari
Lazzari ha parlato del salto compiuto passando dalla SPAL alla Lazio: “Sicuramente è un grande salto, ma farò di tutto per farmi trovare pronto. Voglio essere a livello dei miei compagni, non vedo l’ora di iniziare. Da anni che si parlava della Lazio, appena ho saputo della possibilità di venire non ci ho pensato due volte. Mi sono brillati gli occhi. Ho subito detto la mia volontà al mio agente e alla SPAL“.
Gli obiettivi sono importanti: “Quest’anno punteremo alla Champions. La squadra è veramente molto forte, ci sono due giocatori per ruolo che potrebbero essere titolari ovunque. Sono contento di far parte di questo gruppo. Speriamo di partire col piede giusto“.
Lo attende una nuova squadra ma lo stesso modulo: “Ero abituato, da quattro anni giocavo con questo modulo. Non ho avuto difficoltà nell’ambientarmi, anche grazie ai compagni. Qui però ci sono ritmi altissimi e la qualità è tanta. Devo migliorare in zona gol“.
Alla seconda giornata ci sarà subito la sfida alla Roma: “Penso sia il derby più bello d’Italia, la gente è molto calorosa. Ogni giocatore lo vuole giocare. Sono felice di essermi operato e poterlo fare“.
A causa di un infortunio in amichevole, Lazzari è stato appunto operato al braccio e sarà costretto a giocare con il tutore: “Domenica ho preso una bella botta, ma sono riuscito a operarmi e già non sento più dolore. Ieri mi sono allenato con la squadra ed ero a mio agio, certo dovrò giocare col tutore ma sono a disposizione. L’ho fatto al mio primo anno di Serie A, ci ho giocato per quattro mesi e sono abituato“.