A pochi giorni dal trasferimento al PSG di Mauro Icardi, la moglie e agente Wanda Nara ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera di tutta la situazione venutasi a creare in questi mesi.
Da febbraio al giorno di chiusura della sessione estiva di calciomercato è stata una telenovela lunga ed estenuante che si è conclusa con l’addio (o arrivederci) al campionato italiano dell’attaccante rosarino, trasferitosi a Parigi in prestito con diritto di riscatto fissato a 70 milioni di euro. Un’operazione che, se conclusa al meglio con la cessione a titolo definitivo l’estate prossima, porterebbe comunque una bella cifra nelle casse nerazzurre.
Andiamo ora a scoprire le dichiarazioni del suo agente.
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Le parole di Wanda Nara
La felicità del trasferimento al PSG: “Non si poteva dire no, ha tutto per vincere, è un club pieno di stelle e Mauro è onorato di farne parte. A fine stagione sceglieremo ciò che sarà meglio. Sono la moglie, non solo la procuratrice, lo conosco e sapevo che avrebbe detto sì. La scelta del PSG viene dopo un anno di polemiche e tensioni, l’ha fatta anche per dare un po’ di tranquillità ai figli e alla famiglia. Se fosse rimasto sarebbe stato sempre un caso“.
Wanda ha assicurato di come Icardi non abbia mai finto infortuni: “Stava già giocando con un dolore al ginocchio. Quando gli hanno tolto la fascia lui ha detto: “Per giocare non serve solo il corpo, ma soprattutto l’anima. E quella al momento mi si è rotta”. L’Inter sapeva che Mauro era già andato tre volte a Barcellona per curarsi“.
Conte ha solo avallato le scelte della società: “Ho parlato con lui, gli avevano garantito che avrebbero comunque rinforzato la squadra. Il calcio è business, Marotta fa le scelte e deve badare ai conti. Alla fine si vedrà chi ha fatto bene. Sul campione che è Icardi non ho mai avuto dubbi, avevo 15 offerte, lo sapeva pure Marotta. Se siamo arrivati all’ultimo giorno non è perché siamo matti ma perché conosciamo il valore di Icardi“.
Sulla causa all’Inter: “Non era per soldi, solo gli ignoranti ci credono. Se fosse stato per quello sarebbe andato via tre o quattro anni fa quando l’Inter non giocava la Champions, invece è rimasto per amore del club. Voleva tornare in gruppo e allenarsi con Conte“.
Per molti è stata lei ad influenzare le scelte del marito: “Non sono io la cattiva della storia, sono quella che l’ha risolta. Hanno detto che facevo del male a mio marito, il padre dei miei figli. Le persone ragionano quando parlano? Come posso non volere il bene di Mauro? Il suo bene è il mio“.
Il rapporto con l’Inter torna ad essere pacifico: “Alla fine ci lasciamo con un rapporto ricucito, senza nessun tradimento. L’Inter aveva la necessità di vendere Icardi. Da capitano Mauro non avrebbe mai lasciato il club, è stata una strategia per cederlo“.
Infine, su un ipotetico passaggio alla Juventus: “Era il capitano dell’Inter, non ci sarebbe mai andato“.