Smalling si presenta: “Giocare in Serie A è sempre stato un mio obiettivo”
Il difensore centrale Chris Smalling è arrivato alla Roma qualche giorno fa, dopo aver passato nove anni al Manchester United dove ha disputato oltre 300 presenze ufficiali e vinto quattro Community Shield, due Premier League, una FA Cup, una Carabao Cup e una Europa League.
Quest’oggi l’inglese è stato ufficialmente presentato alla stampa dal club giallorosso. Ecco le sue dichiarazioni.
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Le parole di Smalling
La felicità per l’approdo a Roma: “Per me questa è un’opportunità molto stimolante, ero molto interessato a venire qui e non vedevo l’ora di iniziare. Adesso voglio concentrarmi sulla prossima partita, capire i metodi di allenamento dell’allenatore e al termine della stagione vedremo. Se tutto andrà per il verso giusto, per me sarebbe un grande piacere rimanere alla Roma“.
Il nostro campionato era un suo pallino: “Giocare in Serie A è sempre stato un mio obiettivo. La Roma è una bella sfida da accettare per me e voglio dimostrare al mio nuovo club che ha riposto la fiducia nella persona giusta. È vero che pochi giocatori inglesi lasciano la Premier per venire in Italia, ma io avevo voglia di nuove esperienze. E poi ho sempre sentito parlare bene di Roma, il club mi ha messo nelle condizioni ideali“.
Le prime impressioni su Fonseca: “Ho parlato con l’allenatore prima di arrivare, mi ha spiegato cosa si aspetta da me e dalla squadra. Dopo i primi allenamenti ho capito cosa cerca, vuole una squadra che vada sempre in pressing con difensori aggressivi. Questa è stata una bellissima settimana. Il calcio di Fonseca mette una buona dote di responsabilità sulle spalle della difesa“.
Obiettivi ambiziosi quelli di Smalling: “Credo che la Roma abbia la possibilità di vincere l’Europa League, parte tra le favorite. Ce ne sono anche delle altre, ma per me sarebbe bellissimo vincere di nuovo questo trofeo“.
Anche lui ha un pensiero sul razzismo: “È inaccettabile, qualcosa che va estirpato. Credo che non sia solo un problema del calcio italiano, ma di tutto il mondo. Bisogna cambiare le cose, serve un cambio generazionale perché è triste che accadano certe cose nei tempi moderni“.