Ciro Grillo, figlio di Beppe, è indagato per violenza sessuale di gruppo dalla procura di Tempio Pausania, in Sardegna. Insieme ad altri tre amici, è accusato di aver stuprato una modella neanche ventenne: ancora molti i punti oscuri della vicenda.
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Figlio Beppe Grillo: indagato per violenza sessuale
Ciro Grillo, figlio 19enne del comico genovese e fondatore del Movimento 5 Stelle, noto alle cronache anche perché campione italiano di Savate – un’arte marziale – nel 2017, è accusato di aver stuprato, insieme ad altri tre amici, una giovane modella di origine scandinava conosciuta il 16 luglio in una discoteca della Costa Smeralda. A condurre le indagini il pubblico ministero Laura Bassani, a quanto riferiscono i cronisti intervenuti sul posto, ieri giovedì 5 agosto 2019 ha interrogato per quattro ore i sospettati, tutti figli della Genova “bene”: oltre a Ciro Grillo, riferisce il Secolo XIX, coinvolti nel caso Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I loro avvocati si sono finora limitati a dire che i ragazzi hanno respinto ogni addebito.
Diversi punti ancora da chiarire
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia della ragazza una decina di giorni dopo il fatto: lei si sarebbe appartata insieme a uno dei quattro, poi si sarebbero aggiunti gli altri tre. Al centro del caso ci sarebbe un video girato nella serata in cui sarebbe avvenuta la violenza trovato dai Carabinieri sul cellulare di uno dei ragazzi e ora al vaglio degli inquirenti. Secondo i legali della modella le immagini proverebbero in modo inequivocabile la violenza mentre per quelli dei sospettati, al contrario, dimostrerebbero come il rapporto sia avvenuto in modo consenziente.
Tra l’altro, i difensori dei quattro indagati hanno tenuto finora a evidenziare alcune debolezze nella versione fornita dalla giovane: la denuncia è stata presentata, solo al suo rientro a Milano, quindi, ha continuato la vacanza per una settimana, nel frattempo, sui suoi profili social ha continuato a pubblicare delle foto del viaggio in Sardegna. Ora, uno dei primi punti che gli investigatori intendono chiarire è legato all’assunzione di alcol e droghe da parte dei protagonisti della vicenda, dunque, se si può ipotizzare uno stato di minorata difesa della ragazza, vista anche la supremazia fisica che avrebbero potuto esercitare i 4 ragazzi su di lei.