Leclerc al settimo cielo: “Vincere qui un sogno, vale dieci volte di più”
La gara di Monza è stata estasiante per tutti i tifosi di Formula 1, della Ferrari e non solo. Abbiamo assistito ad un gran premio tirato ed emozionante dalla partenza all’arrivo, su un circuito mitico come quello brianzolo corredato da un tifo ancor più bello ed entusiasta.
Alla fine è stata la giovane stella della Ferrari Charles Leclerc a trionfare davanti al duo Mercedes composto da Vallteri Bottas e Lewis Hamilton i quali, nonostante i numerosi attacchi al monegasco, non sono riusciti nell’impresa di superarlo, andandoci soltanto vicini svariate volte. Ancora male l’altro ferrarista Sebastian Vettel, che dopo un testacoda ha subito pure una penalità per aver ostacolato Lance Stroll, chiudendo la propria gara fuori dalla zona punti in tredicesima piazza. Benissimo invece le due Renault di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg, rispettivamente 4° e 5° al traguardo finale.
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Le parole post gara di Leclerc
Al termine della gara, Charles Leclerc è stato intervistato dai giornalisti presenti: “Grazie, che gara! Non sono mai stato così stanco, difficilissima, ci tenevo per il team e i tifosi. Vincere qui è un sogno, lo era già stato a Spa, ma per le emozioni questa vale dieci volte di più, non ho parole. La Mercedes? Ho fatto un po’ di errori che dovrò evitare in futuro, ma per fortuna non hanno compromesso la vittoria. È indescrivibile quello che ho provato in macchina e sul podio coi tifosi, è bellissimo vincere qui. La gara è stata dura perché le due Mercedes dietro erano difficili da contenere. Negli ultimi giri con le gomme dure mi sono convinto di farcela, vedevo la gente che esultava in anticipo e mi sono detto di restare concentrato“.
Bottas ha ammesso: “Ho dato tutto ma non c’è stato modo di superare Leclerc. Ci ho provato, ma questo è il meglio che potessimo fare oggi“.
Per il vincitore, sono arrivati anche i complimenti di Hamilton: “Congratulazioni a Leclerc e alla Ferrari, ha avuto tantissima pressione ma era troppo veloce nel rettilineo e non potevo superarlo. Stare dietro alla Ferrari a lungo mi ha distrutto le gomme“.