Finita la pausa nazionali, la Serie A si prepara alla terza giornata che avrà luogo nel weekend. La partita di apertura sarà molto bella ed interessante: stiamo parlando di Fiorentina-Juventus.
Trattasi di una sfida storica fra due squadre rivali da ormai tantissimo tempo, pronte a darsi battaglia per accaparrarsi i tre punti che in questo momento farebbero ancor più comodo ai padroni di casa, fermi ancora a quota zero dopo le prime due partite, al contrario dei sei punti conquistati dai bianconeri.
Il presidente della Viola Rocco Commisso, è stato intervistato in esclusiva dal Corriere dello Sport e ha parlato a tutto tondo tra mercato estivo, prossima partita di campionato e non solo.
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Le parole di Commisso
Una partita difficile quella che attende la Fiorentina: “Sarà dura, molto dura, ma sono convinto che vedremo una grande Fiorentina. Mi aspetto uno stadio pieno e bellissimo, pieno e civile”.
Commisso si augura che non ci siano cori indegni: “Non voglio più sentire cori né sull’Heysel né su Scirea perché si va contro i miei principi. E non voglio più neanche quelli contro il sud. Io sono calabrese, Joe Barone è siciliano, Montella è napoletano, attaccare i meridionali significa attaccare anche noi. Non so chi li abbia fatti, non li conosco, ma non voglio più sentirli. Ai leader della Fiesole dico di controllare i pochi che lanciano quei cori. La Fiorentina è di tutti: mia, dei tifosi e della Fiesole.”.
Sul mercato estivo: “Ho scoperto il potere degli agenti e la fragilità delle trattative. Volevamo De Paul, Rafinha, De Rossi e Nainggolan, ma il prezzo per i primi due non era quello che ritenevamo giusto. Abbiamo aumentato il monte ingaggi a 50 milioni, ma è poco”.
C’è delusione da parte di Commisso sul fronte infrastrutture: “C’è voglia di fare, ma è un processo pieno di ostacoli. Ci sono progetti anche per il centro sportivo, a Campi Bisenzio e a Bagno a Ripoli, ma poi ho scoperto che c’è una legge sul rispetto del paesaggio e allora bisogna andare piano anche lì”.