Nonostante una tappa piatta, è stata una giornata di fondamentale importanza quella di oggi alla Vuelta España 2019. Infatti Nairo Quintana, grazie ad una grande azione della sua squadra, ha riaperto la lotta per la maglia roja guadagnando 5’19” sui diretti avversari.
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Vuelta España 2019: il vento contrario spezza il plotone
Quella di oggi doveva essere una frazione di transizione, la numero 17 con arrivo a Guadalajara: questo nonostante fosse quella con il chilometraggio maggiore e posta prima delle ultime montagne. Invece, il vento contrario ci ha regalato una tappa bellissima e corsa sopra i 50 km/h di media, addirittura a 70km/h per lunghi tratti.
Artefici di ciò sono stati i corridori della Movistar, che hanno sfruttato il vento contrario che ha caratterizzato tutto il percorso, causando la rottura del plotone in due tronconi: davanti 32 atleti, molti dei quali proprio del team spagnolo, tra cui Nairo Quintana, il quale ha messo alla frusta la sua squadra riuscendo a guadagnare 5’19” sui diretti avversari.
Il vero colpo di genio degli spagnoli è stato però quello di tirare con i restanti uomini anche nel gruppo principale in un tratto dove la strada saliva, per eliminare gli uomini di Roglic in modo da isolare lo sloveno e non permettergli di ricucire lo svantaggio. Solo l’Astana di Miguel Angel Lopez e la Bora di Rafal Majka sono riuscite a limitare i danni.
La tappa è stata vinta da Le Roi Philippe Gilbert, per quella che è stata la sua undicesima imposizione in un Grande Giro – la seconda di questa Vuelta dopo Bilbao – arrivata grazie ad una strepitosa azione nell’ultimo km su una leggera salitella favorita da un ottimo lavoro di squadra dei suoi uomini, che a 3 km dal traguardo hanno mandato all’attacco Zdenek Stybar per far poi ripartire in contropiede il belga, complice anche la volata troppo lunga lanciata da Sam Bennett, fermatosi a 300 metri dal traguardo e arrivato secondo davanti a Cavagna.
Classifica generale: Quintana sale in 2° piazza
La lotta, almeno per il podio, si è riaperta. Quintana ora è 2° a 2’24” da Roglic. Ma soprattutto dopo una tappa corsa “a tutta birra” come quella di oggi, le energie rimaste per affrontare i quattro GPM previsti nella frazione di domani non saranno tantissime e la Jumbo-Visma del leader Roglic non è sembrata solidissima: domani potrebbe subire le fatiche di oggi assieme a Movistar e Astana. Scalano rispettivamente in 3a, 4a e 5a posizione Valverde, Pogacar e Lopez.
La Movistar ha dato un segnale forte: gli iberici vogliono provare a ribaltare la Vuelta e mettere in difficoltà Roglic. L’arrivo in salita di domani sarà una bella occasione per ridurre ulteriormente lo svantaggio.