I padroni di casa cercano di riprendere il cammino che porta alla vetta della Liga. Dopo il passo falso fuori casa nell’ultima giornata di campionato e il pareggio raccolto in extremis contro la Juve alla prima di Champions, la banda di Simeone necessita dei 3 punti per tornare a correre. Il Celta Vigo è sicuramente un avversario ostico: guidato dall’estro di Iago Aspas e dalla grinta del capitano Hugo Mallo, prova a strappare almeno un punto nel fortino rojiblanco.
Atlético Madrid-Celta Vigo: le formazioni
ATLÉTICO MADRID (4-4-2) Oblak; Lodi, Giménez, Felipe, Trippier; Koke, Saúl, Herrera, Correa; Diego Costa, Joao Felix. A disposzione: Adán (SP), Arias, Thomás, Morata, Sávic, Vitolo, Hermoso. Allenatore: Simeone.
CELTA DE VIGO (4-4-2) Rubén Blanco; Olaza, Aidoo, Araujo, Hugo Mallo; Denis Suárez, Okay, Lobotka, Rafinha; Iago Aspas, Mina. A disposizione: Sergio (SP), Costas, Sisto, Vázquez, Méndez, Cheikh, Losada. Alleantore: Escriba.
Atlético Madrid-Celta Vigo: si inizia ad alti ritmi
Rispetto al solito canovaccio delle partite dell’Atlético Madrid, la squadra del Cholo entra sul terreno di gioco cercando di imporre il ritmo della partita. Piuttosto che appoggiarsi alle ripartenze, l’Atlético punta a una manovra rapida e senza fronzoli. L’inglese Trippier si conferma uno dei migliori acquisti del mercato estivo dei colchoneros. Proprio dal suo destro partono i palloni più interessanti per gli attaccanti. Il ritmo di gioco si mantiene alto per tutta la prima frazione di gara. Il Celta cerca di spezzarlo attraverso un gioco duro e irruento. Nonostante il gran numero di falli dei biancocelesti, l’arbitro Melero López evita di cacciar fuori il cartellino, anche quando ce ne sarebbe realmente bisogno.
A causa dell’assenza di Lemar (tra i giocatori più impiegati dal Cholo ma spesso tra i più improduttivi), l’Atlético si schiera con un centrocampo inedito: Koke e Saúl tornano ad occupare i loro ruoli naturali (il primo sulla banda sinistra, il secondo al centro del campo). Affianco a Saúl c’è Hector Herrera, il messicano che ha ripreso in extremis la prima di Champions con la Juve. Correa a destra prova a dare vitalità al reparto offensivo, grazie anche all’appoggio costante di Trippier. In questo modulo, il talento portoghese Joao Felix può giocare in una posizione a lui più congeniale: più arretrato e al centro dell’azione. Il Celta è comunque ben schierato in campo e nonostante la maggior vivacità dei biancorossi, la squadra allenata da Escriba non si lascia schiacciare nella propria metà campo.
Atlético-Celta Vigo: secondo tempo intenso ma senza reti. I biancorossi non sfondano
Il Secondo tempo si apre con le prime avvisaglie dei padroni di casa. Prima Joao Felix e poi Koke mettono paura alla formazione ospite, con due bei tiri da fuori. Ruben Blanco deve superarsi per respingere la bordata del capitano biancorosso e per evitare che il pallone finisca sotto l’incrocio dei pali. Al 60esimo arrivano i primi due cambi operati dal Cholo Simeone: entra Vitolo per un eclettico ma poco concreto Correa, e fa il suo ingresso Thomas Partey al posto del tuttofare Hector Herrera. Il Celta Vigo cerca di abbassare i ritmi e cerca di ripartire in contropiede, sfruttando gli spazi concessi da un Atlético votato all’attacco.
Simeone vuole i tre punti e alza il baricentro. I padroni di casa spingono ma non riescono a concretizzare. Simeone si gioca la carta Morata, che entra al posto di un buon Joao Felix. Si cerca un maggior peso in area di rigore, auspicando così uno sviluppo del gioco prevalente sulle fasce piuttosto che al centro. I laterali cercano il traversone per le due torri biancorosse. Dal 70esimo è forcing Atlético, e si gioca quasi in una sola metà campo. Il Celta resiste stoicamente, concedendo metri preziosi una gran quantità di corner.
I ragazzi di Simeone cominciano ad arrivare con maggior frequenza al tiro ma manca la precisione e un pizzico di fortuna. Il portiere della formazione ospite fa irritare i padroni di casa con costanti perdite di tempo e l’arbitro – al minuto 77 – è costretto ad ammonirlo. L’arrembaggio dei biancorossi sembra scemare minuto dopo minuto e nonostante mantenga maggiormente il pallino del gioco, il Celta si fa vivo. Pape Cheikh svirgola da ottima posizione e il pallone diventa preda di Oblak. Quando mancano pochi minuti alla fine, la carica dell’Atlético Madrid sembra essersi del tutto esaurita: il Celta prende coraggio e rifiata, affacciandosi dalle parti del 4 volte vincitore del premio Zamora, Jan Oblak.
Con cinque minuti di recupero, le azioni scarseggiano e le fatiche di coppa – per l’Atlético – si fanno sentire. Il portiere Ruben Blanco si accascia dopo un lieve tocco di Morata e recupera altri secondi preziosi. Nonostante la spinta del Metropolitano, i ragazzi del Cholo continuano a giostrare il pallone con troppa calma, peccando di quella cattiveria che si è manifestata contro i bianconeri.
Il Match si chiude così, a reti inviolate, senza alcun sussulto finale. Al Metropolitano, la formazione di Escriba strappa un punto che pesa tantissimo. L’Atlético ha dominato per tutto l’incontro ma non è riuscito a trovare la zampata decisiva. Al triplice fischio scoppia una piccola rissa tra i giocatori in campo, con Hugo Mallo preso di mira per le sue dure entrate e le tante perdite di tempo durante i 90 minuti di gioco.
Il tabellino di Atlético-Celta Vigo
AMMONITI: ATM Koke (75′), Saúl (81′), Diego Costa (96′). CEL Aidoo (45’+2), Blanco (77′), Cheikh (91′), Olaza (96′).
SOSTITUZIONI OUT/IN: ATM Correa/Vitolo (60′), Herrera/Thomas (60′), Felix/Morata (70′). CEL Okay/Cheikh (65′), Súarez/Mendez (73′) Aspas/Sisto (88′).
– foto di copertina di proprietà Atlético Madrid