Inter, sei davvero da scudetto? Anche con Mancini e Spalletti avvii sprint
Prime cinque giornate di Serie A da urlo per l’Inter, squadra che ha racimolato fin qui solo vittorie in campionato trovandosi momentaneamente in vetta alla classifica in solitaria. Lecce, Cagliari, Udinese, Milan e Lazio sono state le prime vittime della banda di Antonio Conte che, anche nelle giornate in cui non ha brillato, è riuscita comunque a portarsi a casa l’intera posta in palio.
Come ad esempio nella sfida casalinga di ieri contro i biancocelesti, decisa da una rete di D’Ambrosio e dalle paratissime del sempre super Handanovic, fresco di 300 presenze ufficiali con la casacca nerazzurra e sempre più leader e anima della squadra. Come detto, nell’infrasettimanale l’Inter non ha di certo brillato, ma ha condotto una seconda frazione intelligente nella quale si è concessa tanto possesso palla ed ha evitato più rischi possibili dopo i tanti corsi nel primo tempo.
Visti questi primi importanti risultati, sono già molti coloro che danno la squadra meneghina come favorita allo scudetto… Ma è veramente così?
LEGGI ANCHE: UEFA Conference League: ecco la terza competizione europea per club
L’Inter e il sogno scudetto
Non bisogna farsi ingannare da questo avvio di campionato. Negli ultimi campionati infatti, la Beneamata è un habitué delle partenze sprint: nella stagione 2015/2016 ad esempio, sotto la guida di Roberto Mancini, l’Inter inanellò cinque successi di fila nelle prime uscite prima di perdere sonoramente in casa contro la Fiorentina. Fino a dicembre la squadra fu protagonista di una grande stagione, salvo poi crollare e chiudere al quarto posto, che all’epoca garantiva soltanto un posto in Europa League.
Stesso discorso per la prima Inter targata Spalletti: nella stagione 2017/2018 la prima sconfitta in campionato arrivò addirittura soltanto a metà dicembre, in casa contro l’Udinese. Da lì cominciò un’altra stagione con la conclusione, anche in questo caso, al quarto posto grazie al successo dell’Olimpico contro la Lazio all’ultima giornata, famoso spareggio che regalò la qualificazione in Champions League dopo sei anni di assenza.
Ma questa Inter ricorderebbe anche un altro precedente: quello della Juventus stagione 2011/2012 targata proprio Antonio Conte. Quell’anno la Vecchia Signora tornò a diventare Campione d’Italia grazie a 23 vittorie e 15 pareggi, senza perdere nemmeno una partita. In quel caso ci trovavamo davanti ad una Juve poco bella stilisticamente parlando, ma tremendamente cinica e concreta che seppe trionfare dopo un lungo testa a testa con il Milan.
In ogni caso è ancora presto per capire gli obiettivi concreti di quest’Inter, ma quel che è certo è che – anche se non viene ammesso pubblicamente – Antonio Conte stia pensando fortemente al Tricolore e non potrebbe essere altrimenti. Le prossime sfide a Sampdoria e Juventus, con in mezzo la trasferta europea a Barcellona, delineeranno ulteriormente il cammino nerazzurro prima della seconda sosta per le nazionali. Molto importante sarà vedere la reazione successiva ad un risultato negativo in mancanza della quale, nel passato recente, l’Inter è spesso sprofondata in crisi evitabili che hanno rischiato di compromettere le sue stagioni.