L’attesa è finita, Aquile Randagie finalmente è approdato sul grande schermo. La pellicola, in programmazione nelle sale cinematografiche dal 30 settembre 2019, rappresenta l’approdo alla regia di Gianni Aureli.
Il lungometraggio storico, distribuito da Luce-Cinecittà, racconta il mondo degli scout prima e dopo la seconda guerra mondiale, quando tanti coraggiosi ragazzi salvarono centinaia di vite dalla persecuzione nazifascista. Ma qual è la sinossi di Aquile randagie?
Aquile Randagie: trama del film in uscita al cinema
Anni 30 del 900. Il gruppo di scout chiamato Aquile Randagie, formato da ragazzi tra i 14 e i 20 anni, si oppone alla decisione del duce di sospendere le associazioni giovanili. Capitanati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, i giovani esploratori continuano le proprie attività di nascosto tenendo sempre alla mente il loro mantra: aiutare il prossimo in ogni situazione.
Il fascismo però non ammette disobbedienze e inizia a perseguitarli fino a quando una delle due guide viene brutalmente picchiata tanto da perdere l’uso di un orecchio. La coraggiosa squadra, nonostante tutto, non ha intenzione di rinunciare alla propria missione e dopo il 1943 fondano OSCAR, un un movimento clandestino che sostiene la resistenza. Gli scout combatteranno fino alla fine il regime salvando la vita a ebrei, perseguitati politici e persone in difficoltà. Dopo la fine del grande conflitto sarà proprio quell’associazione a battersi per far ottenere a tedeschi e italiani fascisti un giusto processo.
Il cast del film
In Aquile Randagie Ralph Palka interpreta Obergruppenfuhrer mentre Alessandro Intini è Don Giovanni. Teo Guarini veste i panni di Giulio e Anna Malvaso quelli di Elena.
Hanno partecipato al film anche Romeo Tofani nel ruolo di Andrea e Marc Fiorini in quello di Baden Powell e Marco Pratesi nella parte di Fracassi.
Aquile Randagie: storia del film in uscita al cinema
Forse non tutti sanno che Aquile Randagie è una storia vera. In questo modo infatti si faceva chiamare un gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che svolse attività in incognito durante il regime fascista. Effettivamente poi il duce ordinò di sciogliere i reparti scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti. Tuttavia la quadra di esploratori diede vita all’OSCAR ovvero l’Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati che salvò centinaia di persone.