Nell’evento di UFC che si è tenuto a Copenaghen, in Danimarca, vi sono stati ben tre italiani a combattere. Di fatti, la card in questione era composta dai seguenti match, per gli atleti nostrani: Di Chirico vs Muradov; Amedovski vs Phillips; Belluardo vs Madsen. L’unico che si è distinto, tra i tre, sembrerebbe essere Alessio “Manzo” Di Chirico, il quale avrebbe meritato qualcosa in più, di una sconfitta per decisione unanime. Sconfitta per KO, invece, ai danni di Amedovski e Belluardo. Nonostante i verdetti negativi, risulta comunque lodevole la presenza degli atleti citati, nella promotion di MMA più importante al mondo, sintomo di una crescita potenziale degli sport da combattimento in Italia.
UFC, Di Chirico perde ai punti contro Muradov
Buona la prima per Muradov, esordiente in UFC. Contro Di Chirico, ha mostrato indubbiamente ottime qualità offensive, nonostante fosse effettivamente la sua prima apparizione nell’ottagono della UFC. L’avversario di Manzo, ha piazzato ottimi colpi al suo opponente, il quale non era tuttavia, affatto ben disposto a subire passivamente. Di conseguenza, ha provato anch’egli il contrattacco, con takedown e tentativi di attacco alla gabbia. Nonostante l’equilibrio del match, ha avuto la meglio il fighter ceco. Si può indubbiamente discutere sul verdetto finale, anche se non è stato nulla di così oltraggioso, se rapportato al precedente match che ha visto Di Chirico contro Holland, terminato allo stesso modo.
MMA, Khabib trionfa a UFC 242: sconfitto Poirier, vince il daghestano
Amaro ko per Belluardo e Amedovski
L’avversario di Belluardo, Madsen, oltre ad essere un ex medaglia olimpica è anche il beniamino di casa, essendo di nazionalità danese. Per forza di cose, l’atleta italiano ha subito la superiorità del suo avversario nella lotta, perdendo per ko dopo 1 minuto e 12 secondi: tempesta di colpi troppo irruenta, per Belluardo.
Stessa sorte per l’italomacedone Amedovski, il quale è andato ko in un lasso di tempo minore. Dopo uno scambio di colpi con Phillips, è andato ko dopo un duro colpo sferrato dall’avversario. Stop dell’arbitro dopo 17 secondi esatti.