Chi oggi, martedì 1 ottobre 2019, ha aperto la pagina di Google, si sarà ritrovato di fronte a un Doodle che omaggia una figura importante della psichiatria del Novecento: lui si chiamava Herbert Kleber e oggi ricorre il 23° anniversario della sua elezione alla National Academy of Medicine, mentre fra 4 giorni ricorre anche il primo anniversario della sua morte, avvenuta il 5 ottobre dello scorso anno.
Chi era Herbert Kleber
Kleber era uno psichiatra americano e ha fondato la sua ricerca prevalentemente sull’abuso di sostanze e sulla dipendenza dalle droghe, tanto da fondare un’apposita Unità (nel simbolico anno 1968) all’Università di Yale, dove insegnava. Oltre alla professione di docente, Kleber ha lavorato per circa 2 anni e mezzo come vicedirettore per la riduzione della domanda all’Ufficio della politica nazionale di controllo della droga presso la Casa Bianca, sotto la presidenza di George W. H. Bush (Sr.).
Oltre alla fondazione dell’Unità di dipendenza da droghe alla Yale University, gestita fino al 1989, Kleber e la seconda moglie Marian Fischman (anche lei ha studiato la dipendenza dalle droghe) hanno fondato la Divisione Abuso di Sostanze, finalizzata al trattamento delle dipendenze dalle droghe, presso il Dipartimento di Psichiatria della Columbia University. Grazie ai suoi studi, Kleber è riuscito a trovare metodi molto interessanti ed efficienti per curare persone con problemi di dipendenza da droghe, dal semplice alcool alla marijuana, passando per la dipendenza da cocaina o eroina.
Considerato tra i migliori dottori americani, nel 1996 è stato nominato membro dell’Institute of Medicine della National Academy of Sciences (l’elezione è avvenuta proprio 23 anni fa) e ha lavorato, ricoprendo ruoli nei vari CdA, per alcuni tra i più importanti enti legati alla dipendenza dalle droghe e al loro trattamento.
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Herbert Kleber: il suo metodo, la sua personalità
Una parola chiave per descrivere la persona e il lavoro di Herbert Kleber: Ottimismo. Unito a un senso dell’umorismo che spesso utilizzava come arma. “Sono solo un umile medico di fama mondiale”, una delle sue citazioni più famose che ben descrivono la sua personalità. Amante dei cani e delle feste religiose, la sua esperienza più importante fu certamente il suo lavoro all’ospedale carcerario di Lexington, in Kentucky, che lo convinse a specializzarsi proprio nel campo delle dipendenze, allora poco esplorato. Con il passare del tempo affinò sempre di più il suo metodo, improntato sullo sviluppo di terapie di ausilio e sostegno alle persone dipendenti dalle droghe (e non solo), che consistevano anche in terapie di gruppo finalizzate alla riduzione degli effetti dell’astinenza.