Crisi nera per Milan, autore di uno dei peggiori avvii di stagione della sua ultra centenaria storia. I rossoneri hanno gli stessi punti in classifica di Sassuolo, Verona, Brescia e Lecce e sono reduci da tre sconfitte di fila. L’ultima, maturata in casa contro la Fiorentina, sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e la dirigenza starebbe pensando seriamente di esonerare Marco Giampaolo, etichettato come il maggiore responsabile di questa debacle.
Si stanno già muovendo le prime voci riguardante il possibile sostituto del tecnico marchigiano che, come riportato dal Corriere dello Sport, potrebbe essere esonerato anche in caso di vittoria sabato notte in casa del Genoa, con Boban che starebbe tentando di convincere Maldini a cambiare allenatore. Ma andiamo a vedere i papabili candidati alla panchina meneghina.
Panchina Milan, più Garcia che Spalletti. Ma la lista è lunga
Rudi Garcia, Luciano Spalletti, Andriy Shevchenko e Claudio Ranieri sono solo alcuni dei nomi che i giornali italiani stanno accostando in queste ultime ore al Milan.
E pare essere proprio il tecnico francese il candidato numero uno: reduce dall’esperienza triennale al Marsiglia condita da gioie e dolori, conosce già bene il nostro campionato avendo allenato la Roma e possiede anche un discreto curriculum internazionale. Più difficile Spalletti, un po’ per il recente passato da tecnico interista, un po’ perché sarebbe più orientato a godersi un anno sabbatico. Sheva stuzzica, ma è stato lui stesso a smentire affermando di voler proseguire la sua avventura sulla panchina della nazionale ucraina. Anche il nome di Ranieri potrebbe interessare, ma al momento resta soltanto un outsider.
Qualcuno ha fatto addirittura i nomi di Gennaro Gattuso, José Mourinho, Massimiliano Allegri ed Arsène Wenger.
Gattuso e Allegri non hanno concluso il rapporto con il club nel migliore dei modi, anche se l’ex Juve lavorava con la vecchia dirigenza berlusconiana: il primo sembra però candidato a sostituire Andreazzoli al Genoa, mentre il secondo ha deciso anch’egli per un anno sabbatico ma potrebbe decidere di tornare in corsa in un altro campionato, con Manchester United, Tottenham e Real Madrid che potrebbero presto cambiare guida tecnica.
Mourinho resta un’utopia, mentre occhio a Wenger: dopo i quasi ventidue anni trascorsi all’Arsenal, il francese ha dichiarato nell’ultimo periodo di voler tornare al più presto in panchina e di star valutando alcune proposte pervenutegli. La presenza in società di Gazidis, ex amministratore delegato dei Gunners e attuale pari ruolo al Milan, potrebbe portare la società rossonera a puntare sul navigato allenatore transalpino. Ma, al momento, si tratta puramente di ipotesi.