Nonostante sia appena cominciato ottobre, ci sono già diverse panchine a rischio per quanto riguarda le big europee.
A Madrid Zinedine Zidane, dopo essere tornato la scorsa stagione, ora starebbe rischiando grosso a causa di una serie di risultati altalenanti che non soddisfano minimamente la sempre pretenziosa tifoserie blanca del Real. Ieri (1 ottobre) è arrivato un inaspettato pareggio casalingo in rimonta contro il Club Brugge in Champions League, con il Madrid che nelle prime due uscite europee ha conquistato solamente un punto, avendo perso pesantemente nell’esordio al Parc des Princes contro il PSG. In Liga la situazione è migliorata, ma non in maniera tale da considerare il tecnico francese fuori pericolo. Probabile che la causa sia da ricercarsi anche all’interno dello spogliatoio: Hazard non rende ancora come ci si aspetterebbe e soprattutto Bale sembra essere sempre più separato in casa, nonostante stia scendendo in campo con regolarità.
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Non solo Zidane: anche in Premier porte girevoli
La devastante sconfitta pattuita in casa contro il Bayern Monaco, ha forse definitivamente messo alla porta Mauricio Pochettino. Finalista di Champions solo qualche mese fa, il tecnico argentino è reduce da un avvio di stagione non propriamente positivo. Ma è stata la debacle clamorosa di ieri sera a peggiorare ulteriormente la situazione e la presenza in tribuna di Massimiliano Allegri non è stata di certo incoraggiante per il tecnico degli Spurs.
Sempre rimanendo in Terra d’Albione, traballa e non poco anche la panchina di Ole Gunnar Solskajer al Manchester United. Sostituto di Mourinho a partire dal dicembre 2018, il tecnico norvegese ha avuto un impatto devastante, salvo poi calare nel rendimento fino alla situazione attuale, che vede i Red Devils attualmente al decimo posto in campionato. Un trend da sovvertire al più presto o uno degli incarichi più ambiti del mondo potrebbe tornare vacante dopo meno di un anno dall’ultima volta.