Marc Marquez si è appena laureato campione del mondo per la sesta volta nella classe regina. Il pilota spagnolo ha vinto il suo ottavo titolo mondiale della carriera, grazie alla vittoria nel GP della Thailandia. Nonostante la brutta caduta del venerdì, lo spagnolo è riuscito a salire sul gradino più alto del podio grazie ad un sorpasso all’ultima curva dell’ultimo giro ai danni di Fabio Quartararo.
Fin dove arriverà Marquez?
Marquez continua a strappare record su record e punta le leggende della moto GP. Il suo primo titolo mondiale è arrivato nel 2010 in 125, poi nel 2012 in Moto 2 e infine ha vinto per ben 6 volte negli ultimi 7 anni in Moto GP. Con la vittoria del suo settimo mondiale è diventato il più giovane pilota a vincere 8 titoli in tutte le classi.
Il suo dominio sembra non avere ostacoli. Il pilota è destinato ad infrangere altri primati e a raggiungere i 9 titoli del suo idolo d’infanzia Valentino Rossi. Lo spagnolo è il più precoce ad aver totalizzato una media del 83,3% di titoli vinti in Moto GP, superando il pilota Yamaha che aveva vinto 5 titoli mondiali nelle sue prime 6 annate. Un altro record riguarda le pole position conquistate che sono 76 in 105 gare disputate, dietro di lui Jorge Lorenzo con 69.
Numeri straordinari per un ragazzo, lo ricordiamo, di soli 26 anni. Tutto sembra far pensare dunque che possa diventare lui il pilota più vincente della storia del Motomondiale, ma il lavoro da fare è sicuramente ancora tanto. E già a partire dalla prossima stagione, Marquez potrà mettere qualche mattoncino in più.
Un week-end difficile
La vittoria del mondiale non deriva da un week-end facile, il che rende tutto più bello. Come detto, il giovane Marquez si è imbattuto in un grave incidente nel finale delle libere 1 del GP: moto distrutta, mentre il pilota si è procurato solo contusioni alla schiena e alla tibia sinistra, fortunatamente senza fratture. Durante la gara è stato il francese Fabio Quartararo a rendergli la vita difficile facendo una gara quasi perfetta: partito alla grande, ha comandato per lunghi tratti di gara. Fino almeno alla fuoriuscita del talento e della classe dello spagnolo.
Ha chiuso il podio il terzo posto di Maverick Viñales, mentre il primo italiano – Andrea Dovizioso – lo troviamo in quarta posizione, costretto anche quest’anno ad alzare bandiera bianca dinanzi al fuoriclasse spagnolo.