Maglia Italia verde 2019: perché cambia colore contro la Grecia
Manca solo una vittoria per accedere agli Europei 2020, che ricordiamo sarà un torneo itinerante e non avrà quindi una sede unica. Partita fondamentale, dunque, quella che la Nazionale guidata da Roberto Mancini giocherà contro la Grecia sabato 12 ottobre. E proprio in quest’occasione, gli Azzurri indosseranno una maglia diversa da quella a cui siamo abituati, e che di fatto è il motivo del soprannome della squadra. L’Italia, infatti, scenderà in campo con una maglia verde. E, come prevedibile, la cosa ha suscitato alcune polemiche sul conflitto tra storia e marketing.
Maglia Italia verde contro la Grecia il 12 ottobre: ecco perché
L’idea di indossare una maglia verde viene dalla Puma, che è lo sponsor tecnico dell’Italia e che ha già messo in vendita la nuova divisa, caratterizzata da motivi ispirati al Rinascimento. La motivazione di questo riferimento è duplice, perché da un lato richiama il movimento culturale più affascinante e importante del nostro Paese e dall’altro strizza l’occhio al Rinascimento calcistico, ovvero a quelle giovani leve che si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante nella Nazionale azzurra (tra i convocati al raduno di Coverciano, infatti, ci sono 12 calciatori che hanno massimo 25 anni).
In verità, l’Italia non scenderà sul campo dello Stadio Olimpico per la prima volta con la maglia verde. Era già successo una volta, tanto tempo fa e sempre all’Olimpico: più precisamente il 5 dicembre del 1954. Allora si giocò Italia-Argentina e la partita finì 2-0, con reti di Frignani e Galli. Dopo quella partita la Nazionale riprese a indossare la tradizionale maglia azzurra, mentre il verde continuò a essere il colore delle nazionali giovanili.
Maglia Italia verde: polemiche e critiche, le reazioni
L’idea di indossare una maglia verde, però, non è piaciuta a diverse persone. Roberto Mancini ha ammesso di preferire l’Azzurro, mentre Andrea Di Caro sulla Gazzetta dello Sport ha criticato la scelta in quanto rappresenta un ulteriore esempio di come gli sponsor e il marketing sembrano voler prevaricare la storia e la tradizione. Critico anche il copy Luciano Nardi, che ad Adnkronos ha perfino affermato che il colore della maglia potrebbe penalizzare il gioco degli (non per stavolta) Azzurri. “Il verde è un colore tenuo e come tale è decisamente meno percepibile alla vista dei giocatori in campo. La maglia verde, lo dico con certezza, penalizzerà di molto il gioco dei giocatori di Mancini, perché faranno più fatica a trovarsi sul terreno di gioco”. Positivo invece il commento del presidente della Figc Gabriele Gravina: “Il verde simboleggia il grande lavoro che stiamo facendo con i giovani. Celebriamo il rinascimento del calcio italiano con un colore che non sostituisce l’azzurro, bensì lo rende ancora più luminoso”.