Il rancore di Spalletti e l’occasione persa di tornare in pista
Sembrava tutto apparecchiato per il meglio. Luciano Spalletti solo qualche giorno fa aveva trovato l’accordo per tornare a sedersi su una panchina di Milano, stavolta quella del Milan, dopo l’esperienza biennale su quella dell’Inter.
In poche ore il tecnico toscano era salito alla ribalta diventando il favoritissimo per sostituire Marco Giampaolo, che in quegli istanti veniva esonerato dalla dirigenza rossonera. Ma, per una questione di soldi, è saltato tutto.
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La mancata rinuncia di Spalletti
Questo è accaduto perché l‘ex allenatore dell’Inter avrebbe voluto come buonuscita dal club nerazzurro un anno intero di stipendio, con l’Inter che gli ha offerto sei mesi. Spalletti è infatti ancora sotto contratto con il suo vecchio club e dunque, per andare ad allenare a Milanello, avrebbe ovviamente dovuto prima rescindere. La sopracitata situazione ha portato alla definitiva rottura dei contatti con il Milan, che non poteva aspettare ulteriormente prima di trovare e nominare il suo nuovo allenatore.
Spalletti ci ha messo del suo. La separazione dall’Inter di qualche mese fa è stata difficile perché, visti i risultati ottenuti nelle due stagioni con lui alla guida, sicuramente avrebbe voluto continuare per il terzo anno. Ma da quando Beppe Marotta si è insediato in società nel dicembre 2018, è stato sempre più chiaro che al termine della scorsa stagione ci sarebbe stata la nomina di un nuovo tecnico che potesse provare a migliorare ulteriormente i risultati del club. E questa scelta è stata puntualmente messa in pratica.
Tuttora ci sono ancora diverse scorie che animano il rapporto fra Spalletti e la dirigenza della Beneamata. Tutto ciò ha portato come detto alla mancata fumata bianca con il Milan, con l’ex tecnico di Zenit e Roma che continuerà a stare sotto contratto con l’Inter fino alla decisione definitiva di tornare ad allenare.
Sarebbe stato probabilmente un affare per tutti, invece ora non lo è per nessuno. Soprattutto per l’Inter, che dovrà continuare ad accollarsi il pesante ingaggio di Spalletti ancora per un po’ di tempo.