Gianluca Vialli ritrova il suo vecchio amico Roberto Mancini. Per l’ex attaccante tra le altre di Sampdoria e Juventus, è pronto il ruolo di Capo Delegazione della nazionale italiana, offertogli dal presidente della FIGC Gravina. Ruolo di rappresentanza e di prestigio per Vialli: l’ufficialità arriverà soltanto durante la prossima sosta delle nazionali e, fino a quel momento, ricoprirà le vesti di ambasciatore di Euro 2020.
Un “acquisto” importante per la famiglia azzurra che, in caso di vittoria sabato sera contro la Grecia, potrebbe guadagnare il prezioso pass per il prossimo Europeo. Non basterà, però, solo questo: l’Italia dovrà sperare nella sconfitta interna della Finlandia contro la Bosnia e in un risultato negativo dell’Armenia contro il Liechtenstein.
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Più forte della malattia: “Voglio una vita normale”
Gianluca Vialli ha dimostrato di essere un uomo con gli attributi; nonostante da alcuni mesi sia in cura per sconfiggere un tumore, l’ex centravanti non ha intenzione di fermarsi: “Da marzo sto facendo altre cure, dovevo essere in condizioni fisiche e mentali per prendere questo impegno. Sto bene, bisogna avere pazienza, è dura più di quanto uno possa sperare. Ma i risultati sono positivi e non ha senso che io non continui a fare una vita normale“.
Vialli torna sull’argomento Sampdoria e il mancato accordo con Ferrero
Gianluca Vialli ha spiegato nuovamente i motivi che hanno portato al mancato accordo con Ferrero per la cessione delle quote di maggioranza della Sampdoria, ritornando sull’argomento senza però accennare ad una polemica: “Con Ferrero non abbiamo trovato l’accordo sul prezzo. Non è colpa di nessuno. Chi vende ha un’idea, chi compra un’altra. Ferrero ha fatto un prezzo e non è stato possibile trovare un punto di incontro. Ci spiace che questa cosa sia diventata pubblica e abbia in qualche modo condizionato l’umore e i risultati della squadra, ma abbiamo la coscienza pulita“.