Ieri contro la Grecia è arrivato l’ennesimo successo della nazionale italiana che, grazie al pareggio dell’Armenia e la sconfitta della Finlandia, si è qualificata con tre giornate d’anticipo agli Europei 2020. La squadra degli azzurri è la seconda squadra a strappare il pass per la competizione, arrivati solo dopo il Belgio.
È sicuramente una grande soddisfazione per una selezione che solamente poco meno di due anni fa ha toccato uno dei punti più bassi della sua storia non qualificandosi per il mondiale russo. Ma in poco tempo, il CT Roberto Mancini ha saputo lavorare bene e silenziosamente facendo risalire pian piano la china all’Italia, ancora ferita dal nefasto playoff contro la Svezia. Ora possiamo dire che si è ufficialmente aperto un nuovo ciclo.
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La nazionale italiana e il grande lavoro di Mancini
Sicuramente l’uomo copertina è proprio il commissario tecnico Roberto Mancini. Il tecnico jesino ha dimostrato di essere un grande allenatore, dopo che le ultime stagioni passate sulle panchine dei club non gli avevano portato grandi risultati e soddisfazioni. Ha saputo andare avanti con calma e ragionando, costruendo pian piano un gruppo forte, solido e coeso che ha saputo riportare in alto l’Italia. L’ottima gestione dei giovani ha senz’altro aiutato a svecchiare una nazionale che diventava via via sempre più “grande”.
In campo non si sono viste prestazioni da mille e una notte, ma una squadra capace di puntare al risultato pieno e portarlo quasi sempre a casa. La concretezza ha fatto dunque da padrone in questi ventitré mesi di gestione targata Mancini e a dirla tutta era esattamente quello che serviva per tornare ad alti livelli.
Questa qualificazione all’Europeo – che vedrà gli azzurri disputare i primi tre incontri all’Olimpico di Roma – dev’essere solamente un trampolino di lancio. D’altronde lo stesso Mancini non si nasconde e punta alla vittoria dell’Europeo, conscio che con questa generazione di ragazzi si possa ottenere qualcosa di veramente importante. Ma non è il momento giusto per pensare a questo, ora il maggior obiettivo è continuare su questa strada anche nei prossimi mesi, quando si comincerà a fare dei ragionamenti diversi rispetto a quelli fatti fino adesso perché l’Europeo è ormai dietro l’angolo.