Dopo aver conseguito il diploma è possibile accedere sia alla laurea magistrale a ciclo unico che a quella triennale. Molti futuri studenti quindi, giunto il momento dell’importante scelta, si chiedono quali differenze intercorrano tra i due percorsi universitari e i requisiti di accesso.
Con i cambiamenti che ci sono stati nel corso degli anni, è comune infatti, soprattutto per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo, sentirsi un po’ confusi e spaesati. Ma facciamo chiarezza!
Laurea magistrale o triennale: differenza, requisiti di accesso e anni durata
Innanzitutto è opportuno precisare che per potersi iscrivere all’università è necessario aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un titolo superiore. La triennale, chiamata molto spesso percorso canonico, è definita di primo livello e dura tre anni. Esempio di questo tipo sono le facoltà di Economia, Psicologia, Ingegneria e Lettere e Filosofia.
Dopo aver conseguito il titolo, è possibile poi accedere alla specialistica che denominata di laurea magistrale o di secondo livello. La scelta di proseguire o meno dopo la triennale dipende dai vostri progetti futuri. Per alcuni impieghi infatti, come il consulente del lavoro, non è necessario possederla mentre in altri casi potrebbe aumentare di molto le possibilità di trovare di essere assunti. È bene quindi sapere che nell‘albo dei professionisti viene operata una suddivisione tra la Sezione A, dedicata a chi ha conseguito anche il titolo di secondo livello, e la B, per chi è in possesso solo del primo.
Il ciclo unico
Non bisogna però confondere la laurea magistrale ma con quella a ciclo unico a cui è possibile iscriversi dopo la maturità e che va dai quattro ai sei anni di studio.
Il più delle volte questa modalità è adoperata per le facoltà a numero chiuso come Medicina e Odontoiatria il cui percorso dura sei anni mentre ne sono previsti cinque per Farmacia, Giurisprudenza, Veterinaria, Scienze della formazione primaria e Architettura.