Con la vittoria contro la Grecia la nazionale italiana conquista un posto a Euro 2020 con ben tre turni di anticipo. Non era mai successo prima. Archiviato il dispiacere per la mancata qualificazione ai mondiali in Russia, buona parte del merito va al Ct Roberto Mancini.
Messi continua a macinare record: consegnata la sesta Scarpa d’Oro
Roberto Mancini: il nuovo uomo dei record?
Con l’ultima vittoria ottenuta a Vaduz contro il Lichtenstein padrone di casa, la nazionale italiana ha raggiunto quota 9 vittorie consecutive: la selezione guidata da Mancini eguaglia quindi il record del Ct Vittorio Pozzo che durava sin dal 1939.
Roberto Mancini potrebbe a lungo essere detentore di altri importanti record. Come detto prima, con la vittoria sulla Grecia, la nazionale ha staccato il biglietto per Euro 2020 con tre giornate d’anticipo, non era mai successo. Inoltre nessun commissario tecnico era riuscito nell’impresa di centrare 8 vittorie consecutive nel girone di qualificazione alla manifestazione continentale (e tra l’altro non si può escludere che chiuda questa fase a punteggio pieno).
Per quanto importanti l’importanza e la centralità di Mancini per il movimento non si esaurisce in queste cifre: il tecnico di Jesi, infatti, ha portato convinzione nell’ambiente, idee nuove e precise. A partire innanzitutto dallo ringiovanimento della rosa: nella sua gestione ha finora impiegato 6 giocatori con 21 anni o meno. Sperando che questo sia solo l’inizio di un nuovo vittorioso progetto, con il ticket ad Euro 2020 è scattato anche il rinnovo automatico fino al 2022 anno dei mondiali in Qatar.
Bilancio Milan: a giugno rosso di 150 milioni di euro
Quanto guadagna il commissario tecnico?
Dopo una lunga carriera da numero 10 passata principalmente tra Sampdoria – con cui vince uno scudetto nel 1991 – e Lazio (a Roma vince un altro scudetto e l’ultima edizione della Coppa delle Coppe), il Mancio comincia ad allenare con la Fiorentina che guida fino alla vittoria della Coppa Italia; ne vince un’altra con la Lazio. Con l’Inter invece, oltre a due edizioni di Coppa Italia, vince anche tre scudetti. Poi si trasferisce all’estero: vince una Coppa di Inghilterra e una Premier con il Manchester City, quindi una coppa di Turchia con il Galatasaray. Dopo un non molto fortunato ritorno all’Inter e una altrettanto pallida parentesi allo Zenit, in Russia, torna in Italia per guidare una Nazionale in crisi dopo l’esperienza Ventura.
Dunque, nel 2018 ha firmato un biennale da 2 milioni netti a stagione (allo Zenit ne incassava 5), solo Conte ha preso di più (4,5 milioni che però erano pagati in parte dallo sponsor tecnico degli azzurri, la Puma).