Come già detto, con il Giro di Lombardia si è praticamente conclusa l’intera stagione ciclistica 2019. È dunque tempo di bilanci e, dopo aver scelto la nostra personale top 5 stagionale, oggi andremo a comporre la flop 5, ovvero cinque corridori che hanno deluso le attese lungo questi dieci mesi di corse. Di seguito scopriamo di chi si tratta.
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La nostra flop 5: Kwiatkowski si è perso, male anche Lopez
MICHAL KWIATKOWSKI: il corridore polacco si è reso autore di un 2019 quasi da incubo. Dopo gli ottimi risultati dell’anno scorso che lo hanno portato a vincere Tirreno-Adriatico e Giro di Polonia – oltre ad aver anche indossato la maglia rossa per qualche giorno alla Vuelta – in questa stagione è stato alquanto irriconoscibile. Dopo qualche piazzamento nelle classiche primaverili, tra cui spicca il comunque ottimo terzo posto alla Sanremo, il campione del mondo 2014 ha finito letteralmente la benzina con largo anticipo, disputando un Tour a dir poco opaco e saltando gran parte degli appuntamenti migliori del finale di stagione, mondiale compreso. Un anno storto ci può sicuramente stare, ma quel che è certo è che dispiace vedere un atleta come lui arrancare per gran parte dell’anno, concluso con zero vittorie all’attivo.
MARK CAVENDISH: ormai del Cannonball che dominava gli sprint è rimasto ben poco. Tra cadute, sfortune varie e l’età che avanza inesorabile, il britannico è diventato l’ombra di se stesso. Anche questo 2019 è assolutamente da dimenticare: zero vittorie e soltanto qualche sporadico piazzamento in volata, con il terzo posto in una tappa del Giro di Turchia come miglior risultato a far da cornice a svariate riflessioni. L’esclusione dal Tour de France è stata poi la mazzata finale di quest’annata completamente buia.
ROMAIN BARDET: il francese è ancora una promessa non mantenuta della sua generazione. A quasi trent’anni non è mai riuscito a fare il salto di qualità definitivo, faticando più del dovuto negli ultimi due anni dove non è mai apparso in condizione piena. Il Tour il solito grande obiettivo, ma quest’anno è sparito in anticipo riuscendo comunque a prendersi la soddisfazione di salire sul podio di Parigi con la maglia a pois indosso, vinta senza nemmeno conquistare un GPM. Ma è davvero troppo poco per un corridore delle sue qualità. Dopo la corsa di casa ha concluso la sua stagione.
MIGUEL ANGEL LOPEZ: forse, tra tutti, è il colombiano la più grande delusione di questa stagione. Partito con grandi obiettivi, vincendo tra l’altro Giro di Colombia e Giro di Catalogna, Superman al Giro d’Italia ha mostrato evidenti limiti. È sempre stato lì a giocarsela con i primi ma, più che le gambe, spesso forse gli è mancato il coraggio per attaccare. Alla Vuelta stesso copione e stesso identico finale. A soli 25 anni il suo talento non è in dubbio, ma qualcuno comincia a temere che non dimostrerà mai appieno nemmeno lui il suo valore, così come sta capitando al connazionale Nairo Quintana. Stagione conclusa con tre successi e la maglia bianca al Giro.
MICHAEL MATTHEWS: stagione opaca anche per Bling che, nonostante il finale in leggero crescendo e la vittoria al Gran Premio del Quebec, non ha passato dei mesi facili. Dopo aver vinto due tappe al Giro della Catalogna, l’australiano aveva messo il mirino sul Tour. Ma in Francia non ha affatto brillato, conquistando come miglior piazzamento un secondo posto alla terza tappa. La fotografia della sua Grand Boucle è stata la tappa finale a Parigi quando, a pochi chilometri dall’arrivo, ha bucato non potendo disputare la volata con i migliori. Nonostante tutto, dalla sua ha età e talento che, uniti alla determinazione, lo potranno far tornare ad alti livelli durante la prossima annata.