Patrick Day è morto: chi era il pugile americano e causa morte
Dopo avervi parlato della morte di Felice Gimondi, lo sportivo italiano deceduto ad agosto di quest’anno, oggi raccontiamo la morte di uno sportivo giovanissimo morto a soli 27 anni. Parliamo del pugile Patrick Day deceduto, all’età di 27 anni, dopo quanto successo durante un incontro nella categoria dei pesi superwelter.
Lo scorso 14 ottobre 2019 al decimo round, durante la gara pugilistica contro Charles Conwell presso il Wintrust Arena di Chicago, Patrick Day è andato al tappeto. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tanto da richiedere un ricovero immediato e la necessità di un intervento chirurgico. Ma purtroppo le conseguenze del trauma e delle lesioni gli sono costate la vita. Il decesso è avvenuto presso il Northwestern Memorial Hospital di Chicago.
Dal punto di vista sportivo, nella sua carriera, il pugile ha disputato 22 incontri da professionista, con 17 vittorie, 4 sconfitte e 1 pareggio.
Patrick Day è morto: le parole dello staff
Dallo staff del pugile Lou DiBella ha comunicato: «Patrick Day è morto il 16 ottobre 2019, a causa della traumatica lesione cerebrale che ha subito nel match tra pesi superwelter contro il connazionale Charles Conwell».
«Era circondato dalla sua famiglia, dagli amici intimi e dai membri della sua squadra di boxe, incluso il suo mentore, amico e allenatore Joe Higgins. A nome della famiglia, della squadra di Patrick e delle persone a lui più vicine, siamo grati per le preghiere, le espressioni di sostegno e l’amore per Pat».
Necessaria, per DiBella, una riflessione sulla sicurezza: «È molto difficile spiegare o giustificare i pericoli della boxe in un momento come questo… Tuttavia, è tempo di agire». «Anche se non abbiamo le risposte, noi conosciamo le molte domande da porre e abbiamo i mezzi per rispondere in modo responsabile, per rendere la boxe più sicura per tutti i partecipanti».