Terremoto Etna 18 ottobre 2019: magnitudo scosse e rischio eruzione
L’Etna è tornato a eruttare causando qualche timore nella zona di Catania, tra l’altro, scossa da un terremoto nella notte sempre a causa dell’attività del vulcano.
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Terremoto Etna: il vulcano è tornato a eruttare, paura nel catanese
Alle 3.06 della notte scorsa la terra è tornata a tremare nei dintorni dell’Etna: l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rilevato un sisma di magnitudo 3.3 con ipocentro, a 9 chilometri di profondità tra i comuni di Milo, Sant’Alfio e Zafferana Etnea, quindi, sul versante orientale delle pendici del vulcano. Nonostante la paura che ha colto la popolazione, non sono stati segnalati danni a cose o persone.
La scossa di terremoto arriva durante una fase di risalita dell’energia nei condotti magmatici interni dell’Etna che ha portato a delle emissioni dinamiche e continue di cenere lavica dai crateri sommitali del vulcano più alto d’Europa. Dunque, i fenomeni eruttivi sono circoscritti ad alta quota, in pratica, sulla sommità dell’Etna: ciò per dire che le persone non corrono alcun pericolo, al massimo qualche problema potrebbe porsi per quanto riguarda la viabilità e le coltivazioni.
Terremoto Etna: conseguenze sul traffico aereo
Il vento ha diffuso la cenere lavica nell’atmosfera: nonostante il fenomeno si stia attenuando, sono stati presi dei provvedimenti cautelativi per quanto riguarda il traffico aereo: l’aeroporto di Catania ha comunicato di aver chiuso due settori dello spazio aereo e che al momento gli arrivi sono limitati a quattro per ogni ora mentre non risulta alcuna modifica per quanto riguarda le partenze dallo scalo etneo anche se è plausibile attendersi lievi ritardi e qualche disagio.
Per tenersi informati è vivamente consigliato consultare, oltre ai siti delle compagnie aeree con cui si viaggia, gli aggiornamenti continui che vengono pubblicati sul sito www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto stesso.