Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, nella giornata di ieri, è l’Inter ad uscirne vincitrice con un pirotecnico 3-4 ai danni dei padroni di casa. Una prestazione “dolceamara” della squadra guidata da mister Conte, che riesce a dominare per intero la prima frazione di gioco ma quasi “regala” la seconda agli avversari, che per poco non riescono a compiere una clamorosa rimonta.
Sassuolo-Inter: i protagonisti
Nel “lunch match” domenicale sono stati molti i giocatori ad essersi messi in mostra. Tra le file neroverdi impossibile non menzionare i nomi di Ciccio Caputo, Domenico Berardi e di Jeremie Boga che sono riusciti a mettere a ferro e fuoco la difesa avversaria; dall’altra parte, quella neroazzurra, sono due i nomi a spiccare su tutti gli altri, quello del “Toro” Lautaro Martínez e del “gigante buono” Romelu Lukaku, autori entrambi di due splendide reti.
Lukaku e Martinez: che numeri!
I due attaccanti dell’Inter sono infatti protagonisti di un avvio di stagione molto positivo, sia nel club che nelle loro rispettive nazionali.
L’attaccante 22enne di Bahía Blanca è già riuscito a mettere a segno 4 marcature e 1 assist nelle prime 8 partite di Serie A, oltre all’ottima prestazione e al gol in UCL del momentaneo vantaggio al Camp Nou di Barcellona (partita poi termianta 2-1 a favore dei blaugrana). Sono 3, invece, le marcature realizzate in questa avvio di stagione con l’Albiceleste. Numeri parecchio interessanti se confrontati con quelli della scorsa stagione, in cui il Toro si fermò a sole 6 reti col club.
Numeri importanti e anche migliori anche per il suo compagno di reparto. Lukaku, al di là del clima di scetticismo che lo ha accompagnato, si sta dimostrando essere un degno erede di Mauro Icardi: sono infatti 5 le sue firme in campionato nelle 8 gare disputate, con una media di 0,625 goal a partita. Solo 12, invece, le reti realizzate la scorsa stagione al Man United in 32 presenze complessive (0,375 gol a partita).
Appare ormai certo che i due ricoprano un ruolo fondamentale all’interno dell’Inter e ciò è anche testimoniato dal fatto che, sui 20 goal complessivamente realizzati, sono 10 quelli che portano il nome dei due punteri, il 50% esatto. Che dire? “Ad maiora!”.