Completamente rinnovata e trasformata. Sarà questa la nuova Yaris 2020, pronta ad arrivare in Italia nel mese di giugno. Il prezzo non è stato ancora dichiarato. Oltre al sistema ibrido di quarta generazione anche gli interni subiscono modifiche, migliorie che ne ampliano lo spazio interno e il comfort. La maggiore attenzione per la sicurezza e il nuovo infotainment sono quel tocco aggiuntivo che rende la vettura più di una semplice City Car. Vediamo ora nello specifico le caratteristiche dell’automobile.
Toyota Yaris 2020: le specifiche tecniche della macchina
La City Car della casa giapponese cambia anche nelle dimensioni. Più corta, di circa 5 mm ma con un passo più lungo, aumentato di circa 50 mm. I meriti, su questo fronte, sono della nuova piattaforma presentata all’inizio di settembre, la Toyota New Global Architecture. La vettura è più bassa di 40 mm ma questa modifica non influisce per niente sul comfort dei passeggeri, anche il cofano è allungato e più basso. Le modifiche sulle dimensioni sono frutto soprattutto della tendenza delle nuove autovetture compatte di ultima generazione. Il baricentro infine, è più basso di 15 mm, questa modifica permette una maggiore stabilità. Dalle dimensioni esterne agli interni, impreziositi da materiali nuovi e da una strumentazione avanzata, un display multi-informazioni e un Head Up display a colori da 10″. La plancia è rivestita in materiale soft-touch e le portiere hanno un rivestimento in feltro. La Yaris 2020 porta a casa anche un piccolo primato, sarà la prima compatta ad avere degli Airbag centrali fra i sedili anteriori.
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Toyota Yaris 2020: sistema ibrido di quarta generazione
La novità assoluta della Yaris è costituita dalla Hybrid Dynamic Force 1.5l, tre cilindri e ciclo Atkinson. I test in città hanno messo in evidenza una riduzione significativa delle emissioni, l’80% circa della percorrenza avviene infatti a zero emissioni, solo il restante 20% comporta emissioni di CO2, comunque basse. Anche se più leggera, la batteria agli ioni di litio assicura potenza e accelerazione.
Francesco Somma