Ora solare 2019: ecco che ritorna la notte in cui saremo costretti a spostare le lancette degli orologi, stavolta di un’ora indietro. Acquisteremo quindi un’ora di sonno in più, di contro le giornate saranno più corte e il sole tramonterà sempre prima, almeno fino al 21 dicembre 2019, giorno più corto dell’anno in cui cade il solstizio d’inverno.
Ora solare 2019: data cambio
Quest’anno bisognerà spostare le lancette degli orologi nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Più precisamente, un minuto dopo le 2.59 del mattino, saranno di nuovo le 2. Per molti orologi digitali, così come per gli smartphone e i computer, l’ora si regolerà automaticamente in base al cambio. Ovviamente per gli orologi con le lancette e quelli digitali che non si aggiornano in automatico dovremo fare manualmente, spostando la lancetta delle di una tacca indietro.
Ora solare 2019: effetti e conseguenze sulle persone
Con il cambio dell’ora alcune persone più sensibili a questo tipo di avvenimenti potrebbero risultare più irritabili. Una leggera insonnia, emicrania e un maggiore stress sono i fattori più comuni, ma anche una sorta di malumore, dovuto principalmente al minor numero di luce. È infatti scientificamente provato che durante le stagioni fredde e più buio (autunno-inverno) si produce meno serotonina, che sarebbe l’ormone che determina il buonumore nelle persone, e la cui produzione dipende prevalentemente dall’esposizione alla luce solare. Per compensare la mancanza di luce, si consiglia dunque di approfittarne il più possibile, magari svegliandosi prima la mattina, anche e soprattutto durante i giorni festivi.
Sciopero 25 ottobre 2019: bus, treni e mezzi pubblici. Le fasce garantite
Sarà l’ultima volta che cambieremo l’ora?
Dal 1966, anno in cui fu introdotta l’ora legale (un’ora di luce in più, cambio previsto in primavera, a fine marzo) al 2021, anno in cui si potrebbe dire addio al cambio dell’ora. Com’è noto questa è una proposta (approvata) del Parlamento europeo finalizzata all’abolizione del cambio dell’ora. Spetterà però a ogni singolo Stato membro decidere se far permanere l’ora legale o l’ora solare. In tal senso il Parlamento italiano non si è ancora pronunciato sulla questione.