Nuovi servizi farmacia 2020: quali sono e cosa cambia l’anno prossimo
Importanti novità in vista nel settore farmaceutico. Nei giorni scorsi è stato siglato in Conferenza Stato-Regioni l’accordo sulle linee di indirizzo per la sperimentazione della farmacia dei servizi. Sostanzialmente l’intesa punta a rendere più completo il ruolo delle farmacie modificando tanto il ruolo nelle stesse rispetto all’utenza quanto la funzione rispetto ai compiti del Servizio Sanitario Nazionale.
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Alcuni tra i punti principali
In pratica potranno essere garantiti nuovi servizi dalle Farmacie nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Lo stesso decreto entra nello specifico delle nuove opportunità offerte alle Farmacie. Vediamo di seguito alcuni punti:
- prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, pagare il relativo ticket e ritirare i referti relativi alle prestazioni;
- eseguire prestazioni analitiche di prima istanza quali ad esempio: il controllo della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi;
- consegnare a domicilio farmaci e dispositivi medici;
- preparare e dispensare a domicilio miscele per la nutrizione artificiale e medicinali antidolorifici, fatte salve le norme di buona preparazione e di buona pratica di distribuzione dei medicinali;
- dispensare per conto delle strutture sanitarie farmaci a distribuzione diretta;
- mettere a disposizione del pubblico operatori socio-sanitari, infermieri e fisioterapisti, per l’effettuazione a domicilio di specifiche prestazioni professionali richieste dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta.
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Nuovi servizi farmacia 2020, i commenti
Sia Assofarm che Federfarma esprimono piena soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa.
Ecco le parole del presidente di Assofarm Venanzio Gizzi: «Il coronamento di un impegno che le Farmacie Comunali portano avanti da almeno quindici anni». «Da allora perseguiamo una visione della farmacia non più con sole distributive del farmaco ma sempre più consulenziali verso il paziente e integrate alle altre professioni sanitarie. Lo abbiamo fatto cambiando fronti di azione, dalla diversa remunerazione alla pharmaceutical care, ma per noi è sempre stato chiaro che serviva riposizionare il senso della farmacia nel più ampio sistema salute italiano. Un sistema che peraltro doveva diventare sempre più omogeneo e risolvere le ormai inaccettabili differenze regionali al suo interno».
Altrettanto positivo il commento del presidente di Federfarma Marco Cosso che parla di «un risultato molto importante ottenuto grazie alla collaborazione di tutte le organizzazioni di settore (tra cui Fofi, Assofarm, Utifar, Fimmg, Fonmceo e Cittadinanzattiva) che insieme a Federfarma hanno partecipato in maniera costruttiva alla stesura delle Linee guida. Infatti, con il varo delle Linee guida si apre la strada alla concreta attuazione della farmacia dei servizi, che consentirà di ridurre i costi complessivamente sostenuti dal SSN, di ridurre i ricoveri ospedalieri, di semplificare la vita dei cittadini e di ottimizzare la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia».