Ragazzo morto a Roma dopo una rapina: la dinamica dei fatti
Un ragazzo è stato ucciso nella nottata di ieri mercoledì 23 ottobre 2019 a Roma, zona parco della Caffarella, mentre tentava di difendere la sua fidanzata da un tentativo di rapina.
Patrick Day è morto: chi era il pugile americano e causa morte
Ragazzo morto a Roma: cosa è successo?
Un altro drammatico caso di cronaca scuote la Capitale e l’Italia tutta, un po’ sulla scorta di quanto successo al nuotatore Manuel Bortuzzo nell’inverno scorso: Luca Sacchi, 25 anni il prossimo febbraio, di professione personal trainer, è stato ucciso intorno alle 23 e 30 di mercoledì 23 ottobre 2019 all’incrocio tra Via Franco Bartoloni e Via Teodoro Mommsen, nei pressi del parco della Caffarella, con un colpo di arma da fuoco alla testa.
Luca si trovava insieme alla sua fidanzata Anastasia, quando due rapinatori hanno aggredito quest’ultima nel tentativo di strapparle via lo zaino. Il ragazzo ha tentato di reagire in sua difesa prima di essere colpito alla testa da un colpo di pistola. La coppia di delinquenti a quel punto si è data alla fuga, a quanto pare su una Smart FourFour bianca. Prontamente soccorso, il giovane Sacchi è stato trasportato all’ospedale San Giovanni: dopo una lunga operazione è morto nel primo pomeriggio di oggi giovedì 24 ottobre.
Mini rivalutazione pensioni 2019: importo aumento assegno, il servizio
Le indagini si concentrano sull’auto dei rapinatori
La vetrina di un pub in prossimità del luogo dell’accaduto – lo stesso appena lasciato dai due ragazzi vittime della rapina – si sarebbe infranta a causa del proiettile che ha colpito Luca. Oltre agli indizi forniti dalla pallottola, a sparare sarebbe stato un revolver, gli inquirenti sono alla ricerca dell’auto a bordo della quale pare siano fuggiti gli aggressori nelle immagini delle telecamere di sicurezza della zona (ce ne dovrebbero essere almeno quattro a inquadrare l’area antistante il pub). L’ipotesi di reato è chiaramente quella di omicidio volontario. Attualmente, si cercano due italiani sulla trentina: gli investigatori escludono possa trattarsi di un regolamento di conti.