In mezzo agli Mbappé, i Joao Felix, i De Jong, gli Havertz e non solo, si sta facendo prepotentemente spazio Erling Haland, attaccante del Salisburgo. Nato a Leeds ma norvegese a tutti gli effetti, il classe ’00 sta stregando tutti quanti grazie alle super prestazioni che sta riuscendo a mettere a segno in questa prima parte di stagione.
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La stella di Haland
Ragazzone di 194 centimetri, Haland come detto sta disputando fin qui un annata pazzesca: 13 presenze, 20 gol e 5 assist sono il bottino totalizzato ad oggi dal giocatore. Sei delle sue marcature le ha realizzate in Champions League, piazzandosi al primo posto momentaneo della classifica marcatori, davanti ad un’altra macchina da gol del calibro di Robert Lewandowski.
È salito agli onori delle cronache lo scorso 17 settembre, quando proprio nella competizione europea ha siglato una tripletta al malcapitato Genk ma, ancor prima, lo scorso maggio è stato capace di realizzare addirittura nove reti in un match del Mondiale Under 20 giocato dalla sua Norvegia contro l’Honduras (12-0 il finale). Ieri altri due sigilli, stavolta contro il Napoli, che non sono però bastati per far andare a punti la sua squadra. Il Salisburgo in questi anni si è scoperta essere una squadra cacciatrice di grandi talenti, come dimostra l’acquisto qualche anno fa di un allora sconosciuto Sadio Mané.
Cresciuto nel Bryne, Haland ha esordito da professionista a soli 15 anni, prima di passare l’anno successivo al Molde sotto la guida di Ole Gunnar Solskjaer. In questa esperienza biennale si è consacrato nel suo paese accettando di trasferirsi poi nella squadra austriaca, dove milita dallo scorso gennaio e che lo ha pagato 5 milioni di euro; un investimento che nel prossimo futuro potrebbe portare nelle casse del club gestito dalla Red Bull fior fior di milioni. Infatti Haland è seguito ovviamente dall’élite del calcio europeo e, continuando su questa falsa riga, non mancherà molto prima di poterlo vedere con la maglia di una big.
Si tratta di un attaccante moderno, possente fisicamente ma allo stesso tempo rapido e abile nel dribbling. Altra particolarità è il suo essere mancino di piede, tanto da venir già paragonato ad un altro bomber d’eccezione quale Christian Vieri. Sarà solo il tempo a dire dove potrà arrivare questo ragazzo, ma quel che è certo è che ci sono stati inizi di carriera peggiori.