Fabio Quagliarella è l’emblema di una Sampdoria clamorosamente all’ultimo posto, con la peggior difesa – 16 reti subite – e il secondo peggior attacco con solo 4 gol siglati. Il bomber blucerchiato, al centro di un 4-3-3, accompagnato da una punta nel 3-5-2 o nel 3-4-1-2, non riesce più a segnare. Assurdo, per uno come lui che nelle ultime tre stagioni ha collezionato rispettivamente 12, 19 e 26 reti.
Il 2019 magico di Fabio Quagliarella
Fabio Quagliarella è arrivato a 36 anni a vincere il titolo di capocannoniere della Serie A con 26 goal, nella stagione in cui in Italia è arrivato un alieno come Cristiano Ronaldo. Il blucerchiato si è fatto valere andando in gol per undici gare consecutive, raggiungendo Gabriel Omar Batistuta in vetta a questa speciale classifica.
È diventato il giocatore più anziano di sempre a segnare in Nazionale, che ha riconquistato dopo parecchi anni e che lo ha visto tornare tra i suoi protagonisti dopo una chiamata aspettata da tutta Italia del CT Mancini. In questo anno ci sono stati alcuni momenti particolari che hanno mostrato la splendida forma di questo attaccante.
Il primo momento di questo percorso è stato sicuramente lo splendido gol di tacco realizzato contro il suo amato Napoli alla terza giornata: Quagliarella ci ha abituato in carriera a una serie di prodezze, ma il gol contro i partenopei dell’ultima stagione è stato sicuramente uno dei più belli in assoluto. E infine il 26 marzo ha vissuto uno dei momenti più belli da molto tempo a questa parte, timbrando il cartellino due volte su rigore nel match valido per le Qualificazioni ad Euro 2020 contro il Liechtenstein.
La possibile rinascita con Ranieri
Fuori Di Francesco, dentro Claudio Ranieri, la Sampdoria non può più permettersi passi falsi. Lo sa il tecnico, ma lo sa anche Fabio Quagliarella che vuole ricominciare a segnare per portare più in alto possibile i blucerchiati. Il bomber sarà schierato probabilmente in un 4-4-2 con accanto a lui Caprari.
Un possibile ritiro? No, Quagliarella ancora non ci ha nemmeno pensato, vedremo alla fine della stagione. Ora la cosa più importante è tornare al più presto a trascinare a suon di gol la sua Doria.