Tra la notte di oggi sabato 26 ottobre e quella di domani domenica 27 ottobre 2019 si passa dall’ora legale all’ora solare; le lancette tornano un’ora indietro alle 3.
Ora solare: durerà fino all’ultimi weekend di marzo
Alle tre della notte a cavallo tra sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre, le lancette torneranno indietro di un’ora. In pratica, torna l’ora solare: resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo, nello specifico fino alla notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, quando le lancette dovranno essere spostate di un’ora in avanti. Con il passaggio all’ora solare si potrà dormire un’ora in più, per così dire, allo stesso tempo farà buio prima e la mattina ci sarà un’ora di luce in più.
Ora legale: le conseguenze sulla salute
Secondo numerosi studi scientifici, il passaggio dall’ora solare all’ora legale ha un impatto negativo sulla salute di alcune persone. In pratica, andrebbe a incidere sul bioritmo un po’ come il jet lag, quindi talvolta causerebbe stanchezza, nervosismo, cali di concentrazione, financo nausea e inappetenza. In considerazione anche di questi effetti collaterali e del fatto che lo strumento ha perso sempre più significato alla luce dei cambiamenti alla produzione prende sempre più piede l’ipotesi di una sua abolizione; i paesi membri dell’Ue che vorranno abolirla potranno spostare le lancette indietro per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.
A cosa serve l’ora legale?
L’ora solare è il regime orario “naturale” mentre l’ora legale è un sistema arbitrario e artificiale. Quest’ultima è stata inventata per usufruire di un’ora di luce in più, quindi, la sua origine è da vedere in un’ottica di risparmio energetico. Tuttavia, come mostrano i dati di Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica italiana, nel corso degli ultimi quindici anni circa, il risparmio dovuto al passaggio all’ora legale è drasticamente diminuito anche se ancora oggi si attesta mediamente intorno ai 100 milioni di euro ogni anno.